Con Pier Pressure, uscito sul finire dello scorso anno, dopo l’esordio Rising Tide del ’94 e Full Sail del ’96, i Chesapeake giungono alla maturità artistica in quanto quartetto di new acoustic country (o acoustic new country?…fate voi). Ma si può davvero parlare di maturità per un combo di consumati musicisti come quelli che compongono il gruppo in questione? E si può considerare consumati degli artisti che dimostrano vitalità, grinta, energia e capacità innovative come e meglio di musicisti con la metà dei loro anni?
Di consumato, questi quattro, hanno gli strumenti che suonano da decenni: Jimmy Gaudreau entrò nei Country Gentlemen nel ’69: Mike Auldridge in quel periodo, dopo aver collaborato con Cliff Waldron, andava a formare i Seldom Scene; gli altri due, Moondi Klein e T. Michael Coleman, sono più giovani (per quanto…) anche se quest’ultimo, prima di suonare con i Scenes, ha passato un po’ di anni al seguito di Doctor Watson.
Le loro doti erano note a tutti, tuttavia risultava difficile attendendersi tanta freschezza. Io sono rimasto sorpreso. E ancora di più dopo questo bellissimo terzo CD. Solo un paio di canzoni non mi coinvolgono, il resto mi entusiasma.
Mi entusiasmano i brani originali e anche le cover, che ho dovuto riascoltare più volte per poterne accettare i nuovi arrangiamenti, in alcuni casi tali da stravolgere le vecchie versioni originali. Mi riferisco a Baby Blue Eyes di Jim Eanes e in seguito della Nashville Bluegrass Band, Full Force Gale di Van Morrison, Carolina Star di Hugh Moffatt e il tradizionale Working On A Building che credevo di avere ascoltato a sufficienza prima di aver sentito la loro (Klein al lead vocal fa paura! ).
Un disco cantato e suonato in maniera non comune, registrato come si deve e con la partecipazione straordinaria (davvero) di Linda Ronstadt.
I Chesapeake dimostrano la relatività dell’invecchiamento, voi dimostrate di volervi abbastanza bene e regalatevi questo disco…io ce l’ho, e questo mi fa respirare meglio.
Sugar Hill 3872 (Country Acustico, 1997)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 40, 1997