Chitarre Martin articolo

II 1983 ha segnato il 150°’ anniversario della C.F. Martin. Un secolo e mezzo di gestione da parte della famiglia Martin che ha portato le sue chitarre ad essere tra le più apprezzate tra i musicisti di tutto il mondo.

Il maggior segreto del successo è svelato da uno degli slogan preferiti dalla società di Nazareth: The Martin Guitar still handmade, le chitarre sono ancora fatte tutte a mano.
E’ sufficiente una visita all’interno della fabbrica per convincersi che, per quanto incredibile, ciò corrisponde a pura verità. Le uniche macchine che si possono vedere in azione sono quelle utilizzate per il taglio iniziale del legno e, in altra parte della fabbrica, quelle per la produzione delle corde. Qua e là, dietro a consunti banchi da lavoro, si trovano invece decine e decine di omini, tutti con un assistente più giovane alle spalle, intenti a sgrossare manici, a inserire tasti, a incollare madreperla e così via fino alla fase finale della lucidatura degli strumenti verniciati.

Se da una parte tutto ciò può sembrare decisamente anacronistico, dall’altra il mito che le cose fatte come una volta siano le migliori (almeno in certi campi), è evidentemente ancora ritenuto valido, almeno dalle centinaia di musicisti, professionisti e non, che non scambierebbero la loro Martin con qualsiasi altra chitarra al mondo.
Del resto, come ben sa chi si occupa della produzione artigianale e della riparazione di strumenti musicali, i materiali rivestono sì un ruolo importante, ma ciò che maggiormente conta (a parità di materiali e proporzioni) è l’accuratezza con la quale tali materiali vengono assemblati.

Se è questo effettivamente il segreto, il successo delle chitarre Martin sembra dimostrare che non esiste (perlomeno a tutt’oggi) una macchina in grado di svolgere queste operazioni meglio di un essere umano.
Il rovescio della medaglia, ahinoi, è che tutto ciò, come ben immaginabile, oltre che a garantire una elevata qualità dei prodotto finale, porta anche ad un elevato costo di produzione e quindi di vendita.

Si va dalla classica D-18 da 1.434 $ alla D-45 da 4.500 $ (dal listino prezzi del 1988) se le chitarre sono acquistate direttamente negli Stati Uniti. I prezzi levitano di parecchio poi se si vogliono delle personalizzazioni, sempre possibili, come legnami particolari, intarsi di madreperla sulla tastiera e così via.

Il lato economico sembra in ogni modo non aver scoraggiato gli acquirenti, vista la grande diffusione di questi strumenti in tutto il mondo. A Nazareth comunque, consci del fatto che il problema potesse essere insuperabile per molti aspiranti possessori di una Martin, la società ha studiato e trovato soluzioni che permettessero l’acquisto di un surrogato a tutti coloro non in grado di permettersi l’originale.

Dal 1970 la Martin ha infatti avviato la commercializzazione della serie Sigma, costituita da strumenti che ricalcano come forma e proporzioni gli originali ma che vengono prodotti in fabbriche automatizzate in altri paesi (come il Giappone).
Gli strumenti, prima di essere immessi sul mercato, vengono inviati in Pennsylvania dove vengono controllati ad uno ad uno e quindi ufficialmente garantiti.
I prezzi in questo caso sono decisamente più abbordabili e vanno dai 316$ per la DM-4 ai 594$ della DR-35.

Presso la fabbrica di Nazareth è anche in funzione il ‘1833 Shop’, lo spaccio ufficiale, dove è possibile acquistare tutta la vasta gamma dei prodotti, oltre che a ogni genere di gadget e memorabilia come magliette, felpe, cappellini, spille, manifesti ecc.
A dimostrazione della abilità commerciale della famiglia Martin si pensi che si possono comprare, alla modica cifra di 1 $, perfino i dischi di scarto dei fori delle tavole superiori con il mitico marchio inciso a caldo!

Al di là dei souvenir si possono trovare invece nel negozio diversi e interessanti pezzi d’occasione, soprattutto chitarre usate di varie epoche, a prezzi decisamente interessanti. Se andate negli states e avete intenzione di comprarvi una chitarra fateci un pensierino.
Per i più abili e volonterosi esiste inoltre una via più economica (attorno ai 275$ per i modelli meno cari): II ‘Fretted Musical Instrument Kit’. Si tratta di un vero e proprio kit per il fai da te che comprende tutto ciò che serve per assemblare una chitarra.
Un solo avvertimento: le tavole superiore e inferiori sono solo segnate, il taglio è a cura dell’aspirante liutaio, auguri.

Il ‘1833 Shop’ spedisce ovviamente in tutto il mondo, i costi di spedizione sono proporzionali al valore della merce e sono di circa 5$ ogni 20$ di oggetti acquistati. Potete scrivere per avere un catalogo: C.F. Martin & Co. Inc., P.O. Box 329-510 Sycamore St, Nazareth, PA ‘18064, USA.
Ad una società così completa non poteva mancare una pubblicazione. Esiste infatti da poco tempo il ‘1833 Martin Magazine’, un quadrimestrale di una ventina di pagine distribuito per ora solo negli Stati Uniti. Nel primo numero, oltre a qualche pagina di storia della famiglia Martin, si trovano un articolo su alcune prove di acustica effettuate in laboratorio, alcuni consigli per la manutenzione degli strumenti ed una rubrica di Questions & Answers, dove esperti rispondono alle domande degli acquirenti.

Se state già pensando ad un pellegrinaggio tra le tranquille colline della Pennsylvania andate tranquilli, alla Martin i visitatori sono i benvenuti.

Daniele Bovio, fonte Hi, Folks! n. 35, 1989

Link amici

Comfort Festival 2024