Chris Darrow è un’artista a cui noi siamo molto affezionati, sia per il suo valore indiscusso, sia per la sua importanza storica nel rock californiano.
Cognato di David Lindley, Chris, come tutti sanno, ha militato dapprima nei mitici Kaleidoscope, poi nella Nitty Gritty Dirt Band, ed, in seguito, ha intrapreso una fortunata carriera solistica, ed ha collaborato con la crema dei musicisti californiani, leggi Bonnie Raitt, Jackson Browne e Kim Fowley, tra gli altri.
Oggi Darrow vive a Clearmountain, nel sud della Califomia, fa il fotografo e continua a scrivere musica ed a sperimentare strumentazioni arcaiche e stravaganti.
Slide On In è un buon ritorno, tra desert sound, suoni cantautorali e traditionals reinterpretati con bravura da Darrow. Chris suona la maggior parte degli strumenti, anche se qua e la si fa aiutare da vecchi amici come Max Buda e Robb Straundlund, di cui pochi si ricordano l’album solista inciso negli anni settanta.
L’apertura del CD, Khumba Mela, è un lungo strumentale tipico del desert sound caro ai Calexico, ed è curioso, come in chiusura del CD, vi sia la contrapposizione al primo brano con Island Dream, una canzone dai suoni hawaiani e pacifici ispirata, senza dubbio, da un amico di Chris, il surfista Corky Carroll. In mezzo vi è tanta buona musica, ad iniziare dal traditional Jailhouse Tattoo, con una superba chitarra acustica, per continuare con Don’t Come Back che sembra uscita da un disco di Ry Cooder, con il bellissimo ed ironico blues Good Imitation Of The Blues, con Tell Me What I Need To Know che ricorda i Kaleidoscope, o la stupenda title track Slide On In, un brano di otto minuti magnificamente eseguito, con i virtuosi assoli del violino di Max Buda. Un album di altissima qualità.
Taxim TX 2058 (Country Rock, Singer Songwriter, 2002)
Fabio Nosotti, fonte Out Of Time n. 40, 2002