Chris Jones e i suoi Night Drivers rappresentano una delle più apprezzabili realtà della scena bluegrass, un solido mix di suoni tradizionali e propensioni contemporanee attraverso un repertorio in encomiabile equilibrio tra originali e covers. Chris Jones oltre ad essere dotato di una delle più belle voci del genere è anche un autore illuminato e un chitarrista pregevole, mentre il trio che lo supporta, Ned Luberecki al banjo, Mark Stoffel al mandolino e Jon Weisberger al basso, sono tecnicamente ed emozionalmente a livelli eccellenti.
Il contributo compositivo di Chris Jones è ancora una volta superiore alla media e la riuscita di questo Lonely Comes Easy si basa su ottime canzoni come la riedizione più ‘grassy’ della title-track, If That Was Love, One Who’s Coming After Me e You’re My Family Now scritte con Jon Weisberger, Songwriter Of The Year nel 2012 per la IBMA, Where I Am fruttuosa partnership con Dixie e Tom T. Hall e Then I Close My Eyes, tutte veramente deliziose.
Tra le covers da segnalare l’omaggio a Doc Watson nella tradizionale Wake Up Little Maggie, interpretata dal compianto chitarrista del North Carolina negli anni settanta, A Few More Years di Ralph Stanley, Too Hard To Say I’m Sorry, un country number dal repertorio di Charley Pride a firma Jack Clement e la gustosa Wolf Creek Pass in cui fanno capolino le voci di Claire Lynch e Sierra Hull che con il fiddle degli Infamous Stringdusters Jeremy Garrett, Ron Block, Dan Tyminski degli Union Station, Emily Bankester e Sally Jones nobilitano un disco tutto da gustare.
Rebel REB-CD-1847 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 2013)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013
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