Una carriera iniziata all’ombra di Richard Thompson e continuata a fianco di Clive Gregson, sfocia in questo esordio Live solista registrato sull’isola di Man nel maggio di quest’anno.
Esposta in prima persona, Christine si conferma vocalist di talento in grado di muoversi a proprio agio attraverso un repertorio vastissimo che spazia dal cantautorato d’autore USA, che subisce un incredibile numero d’incursioni al rock ed al blues.
Accompagnata da vecchie conoscenze quali Rory McFarlane, basso, e Hovard Lees, chitarra, Christine rivisita popolari brani di Rickie Lee Jones, Joni Mitchell, Ianis Jan, Chris Smither (la Raittiana Love Me Like A Man), Randy Newman, K.D. Lang, dando sfoggio di una voce molto bella ed espressiva, profonda e drammatica.
Giustamente considerata una delle migliori interpreti inglesi, Christine è penalizzata da una mediocre registrazione e dai monocordi arrangiamenti per due chitarre e basso.
Un’occasione sprecata per un ulteriore salto di qualità da parte di una brava interprete ed una interessante autrice che si presenta con soli due brani originali, Starting All Over e Two Time Tango.
Non mancano momenti di grande interesse, ascoltate le corale rilettura di 29 Ways di Willie Dixon, dove compaiono tutti gli elementi che più amiamo della dimensione musicale in cui si esprime. Ritroviamo lo spirito di chi è in grado di coniugare la tradizione musicale anglo-americana in modo innovativo e contemporaneo.
Sembra proprio che la Collister si debba esprimere in un ambito folk-rock-roots per poter dare il meglio, Richard Thompson docet!
Fledg’ling FLE 1004 (Roots Rock, 1994)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 7, 1994