Cole Swindell – “Stereotype” cover album

Faccia da bravo ragazzo, sorriso sornione, modi di fare cortesi tipici di un gentiluomo del sud: ecco Cole Swindell. Anche questo cantante originario della Georgia fa parte di quella schiera di ragazzi che hanno contribuito a modificare il concetto di country music negli anni 2000 scuotendo e strapazzando la tradizione.

La sua carriera inizia da molto lontano e più precisamente nello stand delle magliette e gadgets di Luke Bryan durante i suoi tours. L’amicizia tra i due si rafforza e Cole Swindell inizia a scrivere canzoni per Luke come Roller Coaster e, in seguito, visto il successo ottenuto, si propone a Thomas Rhett centrando la vetta della classifica con Get Me Some Of That, e regalando ai Florida Georgia Line un singolo che ha fatto storia: This Is How We Roll.
Ascoltando queste canzoni si intuisce quale sia il genere musicale a cui si ispira Cole Swindell: il bro-country. Nel corso degli anni ha raggiunto più volte la vetta delle classifiche e ora, con questo album Stereotype, si presenta al pubblico motivato e pieno di entusiasmo.

La title track e il brano Girl Goes Crazy riescono nell’intento di smentire lo stereotipo della tipica ragazza country: dietro al solito cappello, camicia a quadri e stivali si cela qualcosa di sorprendente.
Every Beer è molto di più di una drinking song: è stata scritta sulla scia delle emozioni causate dalla morte improvvisa di Kobe Bryant e fa leva sull’importanza di cogliere l’attimo e vivere senza rimpianti prima che sia troppo tardi.

She Had Me At Heads Carolina riprende la melodia del successo di Jo Dee Messina: Heads Carolina, Tails California. Questo brano, nonostante le critiche dei nostalgici che hanno visto strumentalizzare un caposaldo della country music degli anni d’oro, funziona ed è molto piacevole all’ascolto e coinvolgente. L’eredità del periodo degli anni 90 è enorme e si sta incominciando a farne tesoro cercando di rinvigorire le scene sfruttando gli elementi che hanno spopolato tempo fa.

Never Say Never è il secondo singolo di Stereotype ed è un riuscitissimo duetto con Lainey Wilson. Le loro voci si fondono alla perfezione in un rincorrersi di armonie e passioni perfette per le loro tonalità. Il brano raggiunge la vetta della classifica consegnando a Cole Swindell il decimo singolo numero uno della carriera.
Down To The Bar vede la partecipazione di Hardy e vi si trovano senza dubbio le caratteristiche che contraddistinguono le canzoni del bro-country: melodie a volte troppo ripetitive, rime scontate, cuori spezzati e serate di conforto nei bar.

Di livello leggermente superiore è il singolo Single Saturday Night uscito nella primavera del 2020.
L’artista ricorda il giorno in cui il brano ha visto la luce: si trovava nel locale Losers di Nashville durante la festa di compleanno di Rhett Akins e stava suonando Tracy Lawrence (praticamente il paradiso per molti di noi appassionati) e ad un certo punto della serata, forse sentendo l’ispirazione che si stava affacciando dopo il lungo periodo buio della pandemia, decide di tornare a casa dove, seduto comodamente sul divano, ha imbastito la musica. Questa canzone ha carattere, è qualcosa di più articolato delle solite canzoni monotematiche e monoritmiche: sarà per la batteria o per il ritmo incalzante ma bisogna ammettere che ha riscontrato un notevole successo.

In Stereotype non mancano le canzoni d’amore come Saying You Love Me o quelle spaccacuori come How Is She.
Chiude l’album Walk On Wiskey, una canzone molto intimista e delicata scritta da Randy Montana ottimo autore che ha firmato diversi successi per Luke Combs, Parker McCallum, Carly Pearce e Justin Moore. Nella canzone Cole Swindell vuole omaggiare la madre scomparsa nel 2021 ed essere in qualche modo di conforto a chi si trova in un momento di dolore per la perdita di un affetto.

In Stereotype, in conclusione, possiamo trovare il meglio di questo ragazzo; ci ha regalato canzoni d’amore, divertenti, riflessive e malinconiche. La sua musica va presa per quello che è: un viaggio nella modernità che abbandona i confini del country fino ad estendersi al pop con buona pace di tutti.

Warner Music Nashville (Country Pop, 2022)

Gloria Tubino, fonte TLJ, 2023

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