Un interessante esordio per un personaggio che si distingue dai molti nomi che in questi anni si sono affacciati sulla scena country di Nashville.
Craig Morgan non è un teen-ager, non porta lo Stetson, ne ha un look particolarmente alla moda; giunge a questo suo debutto oltre i trent’anni dopo aver vissuto intensamente la sua giovinezza, con un’esperienza che si riflette in maniera profonda in molte composizioni di questo suo album omonimo.
Sette delle undici canzoni del disco sono firmate dallo stesso, spesso in collaborazione con ottimi autori, da Harley Allen a Bill Anderson, e affrontano in maniera delicata e sensibile i mille aspetti dei rapporti interpersonali con un tocco autobiografico molto interessante.
Il suono è molto ben amalgamato senza risultare monocorde e gran merito è della bravura interpretativa di Craig Morgan che possiede una voce calda e modulata e della produzione della affiatata coppia formata da Buddy Cannon e Norro Wilson che rivestono il suono in maniera affascinante.
Questa è una country music che passa dalla tradizione ai suoni contemporanei in maniera molto naturale. Il disco si apre con Paradise, una toccante composizione autobiografica di Craig Morgan che affronta le sue esperienze nei marines e di quanto la maturità abbia fatto si che lui ora apprezzi i reali valori della vita. 302 South Maple Avenue è un delizioso quadretto familiare ambientato nella più classica provincia americana mentre Walking In My Father’s Shoes è un altro bel momento autobiografico.
I Wish I Could See Bakersfield è una canzone firmata da Buddy Cannon che ci porta nelle atmosfere country della città californiana e Craig Morgan viene affiancato dal mitico Merle Haggard.
Il disco si regge su una ‘spina dorsale’ firmata da questi brani ma non mancano altri interessanti momenti, a partire da Something To Write Home About, singolo di successo nelle charts country, la trascinante (in un disco composto in gran parte da mid tempo e lenti) It’s Me, When A Man Can’t Get A Woman Off His Mind, una classica country ballad e l’atipica Ev’rything’s A Thing, grintoso rhythm’n’blues.
Craig Morgan è un album che consiglio senza ombra di dubbio a chi segue con attenzione la scena di Nashville, non vi perderete così un talentuoso compositore e un cantante che potrà riservare in futuro ottime cose.
Atlantic 83299-2 (Singer Songwriter, 2000)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 59, 2001