Secondo album per Craig Morgan , mancato ufficiale dell’esercito americano. Giunto al bivio della vita in cui scegliere tra carriera militare o musicale, Craig Morgan non ha esitato a decidere per Nashville, concentrando tutte le sue forze per un futuro tra le note della country music.
L’album d’esordio self-titled ottiene un discreto successo ma qualche tempo dopo la sue uscita l’Atlantic chiude e Morgan deve affrontare la ricerca di una nuova casa discografica (non vi ricorda un po’ gli inizi di Kenny Chesney?).
La Broke Bow Records vede in lui un talento forte e deciso e un buon autore di testi (sei degli undici brani sono scritti dallo stesso Morgan) il quale afferma di non concepire la carriera di cantante staccata da quella di songwriter. Da ciò ne nasce un artista completo più maturo che ci presenta una serie di brani uptempo ben costruiti.
Si comincia con la title track I Love It con un incipit che gli americani definiscono bluegrassy.
Si prosegue con la lunga ballata Almost Home (alla quale si mormora fosse interessato anche George Strait) e la divertente Look At Us.
Don Koch, un autore di Christian Music, partecipa alla stesura della toccante In The Dream.
Il pezzo forte comunque è Friday Afternoon, esaltazione dell’amore.
Jeff Carson insieme a Phil O’Donnel (co-produttore con Morgan) realizza Where Has My Hometown Gone, un toccasana dopo tanta melassa.
NoahGordon (ve lo ricordate, con l’album I Need A Break del ’95?) co-scrive Always Be Mine e Money.
Si chiude con una patriotic song God, Family, Country: dopo tutto questo è quasi un must per un servitore della patria, l’importante é non cadere nel banale e nel ripetitivo.
Craig Morgan con questo nuovo album si ripropone al pubblico con più decisione e sicurezza (ci offre brani più studiati ed esecuzioni più curate). Possiamo quindi aspettarci qualche sorpresa in classifica, i numeri ci sono.
Broken Bow BB 75672 (New Country, 2003)
Gloria Tubino, fonte Country Store n. 68, 2003
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