La Cripple Creek Band è una formazione cremonese di bluegrass e country acustico attiva dall’ormai lontano 1987, che vanta al momento la pubblicazione di un CD autoprodotto, una discreta attività live nel Nord della penisola nonché varie esibizioni negli Stati Uniti.
Ma perché Cripple Creek Banjo? Perché non si tratta di un disco della band, ma del primo progetto solista del suo banjoista e leader Alessandro Zaini.
Questo lavoro, pur essendo essenzialmente una jam session, merita di essere preso in considerazione in quanto rappresenta una delle rare occasioni in cui si assiste alla collaborazione tra un musicista bluegrass nostrano ed artisti statunitensi di primo piano.
In modo particolare sono da segnalare la presenza del chitarrista John Chapman, astro nascente del bluegrass americano premiato agli ultimi awards della IBMA come ‘Emerging Artists of the Year’ insieme alla sua band The Chapmans, e del polistrumentista Peter Schwimmer, che vanta nel suo curriculum collaborazioni con personaggi illustri come Peter Rowan, Tim O’Brien e Vassar Clements e che in questo caso è impegnato al mandolino e al fiddle.
Il disco è stato registrato nell’arco di soli tre giorni al Fergus Sound Enterprises di Boulder mentre il Nostro partecipava ad un seminario di banjo tenuto da Pete Wernick in Colorado, e ad organizzare la jam session fu proprio l’ex Hot Rize.
Il disco, interamente strumentale, consiste per lo più in una carrellata di classici appartenenti alla tradizione americana dove viene finalmente evidenziato tutto il potenziale chitarristico di John Chapman, solitamente celato a favore delle sue doti vocali, e dove Peter Schwimmer, banjoista considerevole, si dimostra polistrumentista di incredibili capacità.
Alessandro, dal canto suo, inserito in una jam session con musicisti di tale livello, se la cava egregiamente tenendo alto il vessillo tricolore, cimentandosi tra l’altro in un paio di banjo tunes insidiose firmate da Bela Fleck e Tony Trischka.
Sono convinto che per molti musicisti appassionati di bluegrass registrare un disco come questo rappresenterebbe la realizzazione di un sogno. Bel colpo Alessandro.
Autoprodotto CD AZ 001 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Moderno)
Fabrizio Inzoli, fonte Country Store n. 66, 2003