Darrell Scott – The Invisible Man cover album

Darrell Scott è personaggio noto a chi ha seguito i concerti organizzati dalla BCMAI. Qualche anno fa si presentò a Milano insieme all’amico Tim O’Brien per il tour che promuoveva il CD Real Time che i due avevano da poco sfornato. Penso che molti, come il sottoscritto, che lo avevano da poco conosciuto grazie proprio al CD succitato, con il quale Scott raggiunse un più ampio pubblico, siano rimasti piacevolmente sorpresi dal lavoro ritmico e dal tappeto di note con il quale il personaggio accompagnava le varie canzoni. Bravo di certo anche nei soli ma è proprio l’emisfero ritmico sicuramente il suo pezzo forte.
Ecco quindi che nel CD in questione, The Invisible Man, la parte da padrone sono gli arrangiamenti in cui le chitarre si intersecano tra loro creando una base tale che sarebbe un errore relegarlo ad una situazione distratta.

The Invisible Man richiede un ascolto attento e ripetuto che ne sappia cogliere le varie intriganti ed eleganti sfumature. Sono 12 le song che, fatta eccezione per una di queste, portano tutte la firma di Scott. Pur essendo un album che mantiene sempre il sapore di acustico molto spazio è lasciato a chitarre elettriche e batteria. Il sound che si respira ha molto di bluesy con momenti di sano country rock. Si sente ogni tanto la passione dell’artista per i ritmi e giri armonici tipici del country ma definirlo un disco country non è possibile. Forse la vera definizione è proprio rock acustico dove la voce calda e grintosa ben si inserisce. Non elenco traccia dopo traccia ma mi limito a dire che consiglio il lavoro sia a chi ricorda il Darrel dei tempi con O’Brien ma soprattutto a chi lo ha conosciuto negli anni ed ora cerca un disco godibile, rockeggiante ed aggressivo di classe, che mantenga comunque un inconfondibile sapore acustico di fondo.

Full Light FLR-D601 (Singer Songwriter, 2006)

Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2007

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