Dopo il periodo 1977-78, durante il quale Mallett registra due album su Neworld Records, questo tipico prodotto del cantautorato del New England entra a far parte della scuderia Flying Fish proprio con questo album. La felice accoppiata risulterà abbastanza durevole nel tempo; ricordiamo gli episodi salienti di Vital Signs del 1987 e For A Lifetime del 1988, fino al presente che vede Dave legato alla veterana della folk music Vanguard Records con il convincente This Town del 1993. Per quello che riguarda questo album, interessante è il rilevante uso del pianoforte quale strumento primario in molti brani, nonostante Dave suoni solo l’acustica, che la fa comunque da padrona.
Le songs appaiono molto omogenee e gli arrangiamenti risultano essenziali senza mai essere scarni: c’è sempre il tocco sottile di un raffinato gusto ad impreziosire ogni brano, come l’accordion in sordina nell’iniziale Closer Now Than Ever od il basso elettrico nel title-track. Lo stile non certo solare quanto può esserlo quello dei cantautori del Southwest, piuttosto è reminiscente di un certo cantautorato canadese di nomi quali Stan Rogers o Gordon Lightfoot. E’ proprio l’umanità e la semplicità di storie che possono appartenere a ciascuno e dove tutti possono riconoscersi, per un verso o per l’altro, che rende così popolare una certa canzone d’autore. Fino a quando ci sarà un orecchio e soprattutto un cuore disposto a intenerirsi in presenza delle narrazioni di un personaggio come Dave Mallet – e ci sono tanti Dave Mallet che aspettano solo di essere scoperti – la figura del cantautore potrà stare tranquilla. E noi con lei.
Flying Fish FF 70291 (Folk, Singer Songwriter, 1994)
Dino Della Casa, fonte Out Of Time n. 8, 1995
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