Per parlare di un album così è necessaria una atmosfera particolare: così ho pensato; quando ho avuto la prima volta per le mani Acoustic Christmas, e difatti… Trascorse le feste, con la mente sgombra da pensieri natalizi e postumi di libagioni e brindisi, eccomi a parlarvi del ‘Natale Acustico’ di David Grisman.
La ricetta a prima vista appare semplice: un insieme di brani cosiddetti eterni, come White Christmas di Irving Berlin o Stille Nacht di J. Mohr e F. Gruber, con in aggiunta un tocco di ‘normale’ follia (o genialità, come dir si voglia), tale appare la versione di We Wish You A Merry Christmas, dedicata a Zio Paperone.
Il tutto va però, per l’appunto, pensato filtrato dalla mano di David che, come ho sempre sostenuto, rimane uno tra i migliori arrangiatori che io conosca. E’ proprio il caso di dire ‘diffidate dalle imitazioni’: si sprecano, ad esempio, i riarrangiamenti di brani come Bianco Natale, ma sinceramente quelli di buon gusto si contano sulle dita di una mano. Io aggiungo, tra quelli da salvare senza riserve, anche questo, e con questo anche gli altri brani di Acoustic Christmas.
Oltre ai classici strumenti ‘Dawg’ – ricordo tra gli altri il five-string banjo di Bela Fleck – Grisman utilizza qua e là fiati (sax, flauti, corni) ed in particolare in una stupenda versione di Good King Wenceslas’ (The Flower Carol) anche una ghironda. L’avreste mai detto? Gli riesce bene!
Volendo si potrebbe dire qualcosa su ogni brano; pur essendo infatti tutto ben amalgamato, ogni traccia ha una sua peculiarità. Mi soffermo solo su Auld Lang Syne, brano che chiude l’album e che trovate scolpito nel cuore di tutti gli americani, con il banjo di Bela dapprima lento e melodico e poi, come prassi, scatenato e il mandolino di David nostalgico e infine decisamente ‘dawg’.
In conclusione, non ho dubbi. L’album va acquistato, vale per tutti: per chi sa – e già da tempo apprezza la musica di Grisman – per chi non conosce e vuole farsene un’idea, o, se ve lo hanno già regalato, con tanti auguri, beati voi! Merry Dawgmas.
Rounder 0190 (Bluegrass Progressivo, Bluegrass Tradizionale, 1983)
Daniele Bovio, fonte Hi, Folks! n. 5, 1984
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