David Grisman - Dawg ‘90 cover album

Instancabile, pieno di energie fisiche e compositive. David Grisman aggiunge questo Dawg ‘90 alla sua ricerca musicale all’interno del filone musicale da lui creato e nel quale si aggira da circa quindici anni. Il rischio dell’isterilimento è ancora una volta sventato, la sua vena compositiva mi sembra ancora intatta, i musicisti dei quali si circonda e che periodicamente cambiano sono sempre di ottimo livello.
In questo caso sono interessanti le percussioni di Joe Cravanb ed il flauto di Matt Eakle, mentre non mi convince il chitarrista John Carlini, non tecnicamente, ma per coerenza stilistica con la classica produzione grismaniana: meglio si esprime nei brani dichiaratamente swing.
Per completare, ai fiddle ci sono Mark O’Connor e Matt Glaser (e scusate se è poco) mentre al basso c’è James Kerwin. Passando in rassegna i brani, accanto a composizioni decisamente dawg (su tutte Pupville) e swing (da manuale Mad Max e Hot Club Swing) ci sono alcuni brani che vogliono andare oltre il solito clichet, ed è qui che ci sono cadute di qualità e di gusto: che senso ha quella specie di dawg-waltz di Banion’s Wake o l’atmosfera soffusa da night di Gypsy Night, per tacere Lil Samba.
A parte la soggettività delle critiche, è da rilevare che nei tre brani in questione si mettono in discussione il gusto e la validità delle scelte nel contesto del disco, perché dal punto di vista tecnico si tratta di materiale di primo ordine.
E Grisman? Mandolinisticamente parlando è sempre il gigante che conosciamo, dal tocco deciso e sicuro, ritmicamente senza una sbavatura, scelta di note e gusto generale non deludono mai. Verrebbe da concludere ‘è il solito Grisman’ se non desse adito ad interpretazioni negative: consideratelo in positivo ed ascoltatevi senza pregiudizi questo Dawg ’90.

Acoustic Disc ACD-1 (Dawg Music, New Acoustic Music, 1991)

Mariano De Simone, fonte Country Store n. 9, 1991

Ascolta l’album ora

Link amici

Comfort Festival 2024