Nato ad Edinburgo, Scozia, ma da tempo residente in Canada, David Leask è un valido e talentuoso autore e cantante le cui coordinate vanno dalla country music al pop-rock, con inevitabili quanto chiare reminiscenze folk della sua terra natale.
L’album in questione ha il merito di catturarne lo spirito più vero e lineare, scarno ma tremendamente vitale e sincero con una serie di canzoni registrate dal vivo nella storica Clarke Memorial Hall di Port Credit, Ontario. Assieme alla sua voce, forte e sostanziosa e alla sua chitarra acustica c’è quella elettrica nelle mani di Justin Abedin, eccellente supporto ritmico ed armonico, e il flauto, il sax e il tin whistle di Sean O’Connor che fornisce il giusto ‘colore’ ad un repertorio di buon livello.
Introdotto dall’orgogliosa e intensa The Good Fight, l’album mostra grande forza interiore, passione, sincerità, doti ci cui David Leask è ricco, raccontando esperienze personali, sogni, aspirazioni e delusioni in maniera soprattutto credibile. Working On Faith, la mossa e corposa Blow Over, la notevole riproposizione di Into The Mystic di Van Morrison introdotta dalla melodia folk di Roger Sherlock’s Dream, Stronger In Broken Places magnificamente aperta da suggestioni folk e, sulla stessa falsariga, Ancestor’s Eyes formano la spina dorsale di questa raccolta di canzoni che esplorano nel profondo la musicalità di David Leask, le sue radici e la sua vita attuale.
Sono momenti che sanno coinvolgere e commuovere grazie ad una sensibilità che vale la pena conoscere.
Autoprodotto (Country Folk, Singer Songwriter, 2016)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2016
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