Da sempre un punto di riferimento per i cultori del cantautorato d’autore americano e canadese, David Mallett, come ha mostrato anche il recente This Town, non è un sopravvissuto o un personaggio fuori dal tempo. Ha conosciuto scarsa fortuna commerciale, ma la sua produzione si è sempre mantenuta ad alti livelli non incappando mai in cadute di gusto. Un ‘loner’ ed un ‘loser’ di razza, di quelli che amiamo istintivamente perché sentiamo vicini, per gusto, sensibilità ed interessi.
Questo suo nuovo lavoro, …In The Falling Dark, è un progetto importante ed ambizioso degno di una star e Mallett sfrutta al meglio questa possibilità per confermarsi cantante molto dotato, grazie anche alla naturale bellezza della sua voce, ma, soprattutto, autore di grande talento e personalità nell’ambito folk-country.
La rinata Vanguard ci riconsegna un David Mallett sempre più autore ma anche al meglio delle sue possibilità espressive, esaltate da un cast stellare di musicisti della Nashville-area. Mallett scrive ed interpreta con la sensibilità ed i sentimenti di un folksinger del passato, tocca momenti di grande intensità e lirismo in un album, …In The Falling Dark, crepuscolare ed intimistico, curatissimo in ogni particolare.
Difficile segnalare qualche suo brano in una produzione di elevata ed omogenea qualità, ma per gli appassionati di country è giusto citare le ennesime collaborazioni con Hal Ketchum, molto riuscite It Wasn’t Supposed To Be Like This e la nostalgica ed elegiaca Daddy’s Oldsmobile, gemma acustica per chitarre ed accordion (Jay Spell), Alan Rhody, Lance Cowan e Danny O’Keefe.
Tra le innumerevoli proposte della musica d’autore USA, un personaggio che è sempre piacevole (ri)trovare!
Vanguard 79480-2 (Folk, Singer Songwriter, 1995)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 11, 1995