David West - Broken Down Believers cover album

Vuoi per la perdita di quei buoni riflessi che una volta mi permettevano di collegare in un battibaleno nomi a incisioni, vuoi perché i dischi oggi sono davvero tanti, fatto è che ho dovuto compiere una veloce ricerca per ricordarmi di David West.
Una ricerca che mi ha permesso di scoprire un vecchio disco datato 1980 dei Cache Valley Drifters che non ricordavo nemmeno di possedere.
Aiutato anche da internet riscopro quindi l’artista, ritrovo nella mia discografia il suo nome coinvolto in importanti prodotti e grandi collaborazioni, come quella con la sempre viva e dolce Kate Wolf, e mi rendo conto che David non è soltanto uno dei tanti session man che da qualche anno fa parte di quel gruppo di musicisti californiani che ripropongono su CD la musica di storiche formazioni rock in versione blue-newgrass, è anche l’ideatore nonché il produttore dell’infinita serie. Mi riferisco ai dischi dedicati a ZZ Top, Garth Brooks, Allman Brothers, Grateful Dead, Byrds, Cat Stevens, Jimi Hendrix, Bob Marley, Pink Floyd, Blues Traveler, Eagles, Aerosmith, Bob Dylan, Neil Young, Guns And Roses, quasi tutti pubblicati dalla losangelena CMH e tutti registrati nello studio di David a Santa Barbara.
Broken Down Believers è il suo quinto disco per la tedesca Taxim, e sorprende. Perché ce lo presenta in versione cantautorale, folkie. Tutte le canzoni, eccetto tre, una delle quali della Wolf, sono frutto del suo songwriting, intelligente, moderno, passionale, impegnato. La voce, piacevolmente rauca, racconta di viaggi, storie vissute e rapporti umani, come nella migliore tradizione del cauntautorato folk. Spesso lo si ascolta su uno svariato numero di strumenti (accidenti quant’è bravo…), quando è invece accompagnato da amici musicisti, i loro nomi, tra gli altri, sono quelli di Gabe Witcher, Byron Berline, Chris Hillman, Jay Dee Maness, Joe Craven, Steve Fishell.
Questo disco non me lo farà più scordare.

Taxim TX3018-2TA (Country Acustico, Alternative Country, 2001)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 62, 2002

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