Deke Dickerson – 3-Dimension cover album

E’ purtroppo con un certo ritardo che vi parliamo di questo nuovo CD di Deke Dickerson, ritardo dovuto principalmente alla sua non facilissima reperibilità. Siamo di fronte ad una superba prova del buon Deke il quale ha deciso di offrirci un lavoro articolato in tre dimensioni musicali riferite ai tre stili che maggiormente caratterizzano la musica degli anni cinquanta: il rock’n’roll, il rockabilly e l’hillbilly.
Le prime cinque tracce del CD sono orientate verso il rock’n’roll nero alla Little Richard o alla Larry Williams e si avvale in queste session della collaborazione del batterista Earl Palmer oltre che del pianista Carl Sonny Leyland importante figura della scena rockabilly californiana. Tra le incisioni spiccano I Might Not Come Home At All composizione di Dickerson, la cover di I Get So Lonely di Pat Ballard e Sittin’ & Thinkin’ di Charlie Rich.
Le successive cinque registrazioni vedono il nostro dedicarsi al rockabilly più estremo, in pratica un ritorno alle origini della carriera di Deke Dickerson quando insieme a Dave Stuckey diede vita al gruppo di Dave & Deke Combo. Ecco allora brani del calibro di Take The Long Way Home scritta, da Johnny Horton, Let’s Go Wild Tonight a mio modo .di vedere il più bel brano dell’intero disco e lo slow Bitter Tears una ballata decisamente coinvolgente.
La terza parte è dedicata alle radici del rock’n’roll bianco ossia l’hillbilly. In questa fase collaborano altri noti personaggi come il bassista Billy Horton degli Horton Brothers e Jeremy Wakefield alla steel guitar. Di questa ultima parte vi segnalerei You’ve Been Honky Tonkin, Too Hot To Handle e I’m Gonna Live Some Before I Die brani in perfetto stile hillbilly.
Una produzione di qualità superiore sicuramente tra i migliori lavori di Deke Dickerson. Come già accennato purtroppo di non facilissima reperibilità, se siete interessati all’acquisto lo potete trovare sul catalogo della Bear Family.

Major Label MLCD 001 (Rock’n’Roll, Rockabilly, Hillbilly, 2003)

Roberto Arioli, fonte Jamboree  n. 40, 2003

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