Della Mae - This World Oft Can Be cover album

Emerging Band del 2013 per la International Bluegrass Music Association, Della Mae si è prepotentemente proposta come una delle più belle realtà nell’ambito della musica acustica di estrazione tradizionale con un disco, il secondo dopo una autoproduzione passata quasi del tutto inosservata, ricchissimo di spunti e di grande musica. Il quintetto, tutto al femminile, si avvale della produzione di Bryan Sutton, dell’ispirazione di uno storico studio di registrazione come il Cash Cabin Studio di Hendersonville nel Tennessee e soprattutto dell’affiatamento, dell’estro e della eccellente passione di un gruppo di strumentisti e vocalist veramente al di sopra della media. Celia Woodsmith è la voce solista e la principale firma della band, Courtney Hartman è una chitarrista il cui stile flat-picking è naturalmente figlio di grandi come Tony Rice e di Clarence White, Jenni Lynn Gardner ci delizia con un fluidissimo pickin’ mandolinistico, Kimber Ludikerè una fiddler che si è aggiudicata meritatamente diversi contest e Shelby Means è il ‘motore’ del gruppo con il suo solido stile al basso.

Quello che sorprende è la grande sintonia tra le cinque ragazze, la loro freschezza e la loro poetica, quasi come se suonassero insieme da una vita, intelligentemente guidate da un produttore impeccabile. Canzoni come Maybeline, Heaven’s Gate, la pimpante Empire, Letter From Down The Road/And Other Things rilettura notevole dell’unico traditional, Hounds, Like Bones e Some Roads Lead On rileggono con spirito contemporaneo le proprie radici country e bluegrass dandone una versione fresca e appetibile anche ad un pubblico non avvezzo a questi suoni, un pò come hanno fatto in questi anni gente come Avett Brothers, Steel Wheels e Crooked Still, band che in maniera diversa hanno rivitalizzato un suono pur rimanendo fedeli alla tradizione.

Rounder 11661-9135-2 (Bluegrass Moderno, Country Acustico, 2013)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013

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