La storia dei Diamond Rio è lunga, inizia ben prima del debutto ufficiale del 1991 su Arista. Originariamente era un quartetto bluegrass (formato nel 1984), una band che riuscì a mettere al servizio del country più commerciale le notevolissime doti tecniche dei singoli elementi maturate nell’ambito dell’erbablu.
Non si tratta di un’eccezione, indagando nella biografia delle star di Nashville si scopre spesso che il background bluegrass si è rivelato fondamentale per molti affermati personaggi del firmamento country. A partire dai più famosi Vince Gill, Marty Stuart, Rickie Skaggs e Keith Whitley.
Il segreto dei Diamond Rio risiede proprio nella capacità di coniugare quel patrimonio di esperienza al country-pop più easy, con l’obiettivo, assolutamente riuscito, di confezionare un prodotto dal gusto irresistibile e di gran classe.
La cura dei dettagli, una prerogativa dell’intera industria discografica nashvilliana, raggiunge con i Diamond Rio livelli maniacali. La perfezione delle armonizzazioni vocali, degli arrangiamenti, il bilanciamento elettro-acustico, la ricercatezza nella scelta delle note e di soluzioni stilistiche originali, è finalizzata a raggiungere un grado di complessità tale che possa smentire chiunque ritenga la musica country uno stile musicale semplice, se non addirittura banale.
Si ascolti la strepitosa Ruralphilharmonic presente in questo disco, un episodio dal taglio ironico che gioca con un tema di musica classica sapientemente fuso con hot licks country e bluegrass. Sbalorditiva. Ma c’è da stupirsi anche del resto.
Completely è un album che non entrerà nella storia della musica country, ma che conferma i Diamond Rio come una delle realtà consolidate più interessanti del panorama musicale americano.
Arista 67046 (New Country, 2002)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 67, 2003
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