Con Doc Watson eravamo rimasti al capitolo Guitar Album nel numero di gennaio/ febbraio; torna di nuovo alla ribalta inaspettatamente grazie a questo disco trovato fortunosamente in un negozio italiano. Out In The Country è edito dalla fantomatica etichetta Intermedia (?), una succursale della Soundwave International (?), distribuita dalla Quicksilver Records (?).
L’aspetto esterno potrebbe benissimo essere quello di un bootleg di lusso o di un album regolare realizzato in economia (c/o la copertina è un disegno ricavato dalla foto del doppio Memories). Comunque sia, le brevi note di Out In The Country ci informano che si tratta di brani ‘live’ registrati dall’appassionato di folk Norman Dayron all’inizio della carriera del chitarrista e che tutto il materiale risulta reperibile per la prima volta su LP.
Non è dato sapere l’anno dei concerti (con tutta probabilità il 1963-64, in contemporanea alle esibizioni di Newport e quasi sicuramente prima del contratto con la Vanguard) e tanto meno il luogo (qualche folk-club o coffee-house lungo la East Coast).
Il repertorio è quello ormai classico eseguito con lo stile inimitabile, la tecnica superba, la prorompente gioiosità che contraddistinguono da sempre le live performances di Watson, qui alle prese anche con banjo in thumb-two finger picking, armonica e scacciapensieri.
Il pignolo potrebbe rilevare qualche imperfezione in brani quali Doc’s Guitar, Tom Dooley, Little Stream Of Whiskey, ancora grezze ed inedulcorate rispetto alle versioni conosciute dai primi due album per la Vanguard.
Un piccolo mistero è legato ai titoli che chiudono ambedue le facciate e nei quali, con l’aiuto di un provvidenziale mandolinista ed high-tenor, Watson rifà il verso ai Monroe Brothers.
Qualcuno assicura che il partner occasionale è proprio Bill Monroe, e in effetti Monroe viene citato nel ‘talkin’ blues’ e nei ringraziamenti finali; la voce ed il mandolino, ad un attento esame, risultano almeno per il 70% caratteristici del ‘padre del bluegrass’.
Rimaniamo beatamente nel dubbio in attesa che il solito buontempone di turno ci educhi in proposito, e nel frattempo gustiamoci questi scampoli di Watson prima maniera.
Mi sembra persino superfluo aggiungere che vale di più questo disco, raccogliticcio e frammentario finché si vuole, degli ultimi tre messi assieme.
Intermedia QS-5031 (Old Time Music, 1982)
Pierangelo Valenti, fonte Hi, Folks! n. 7, 1984
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