Don Stover - Things In Life cover album

“Life is a bitch” dovrebbe essere il motto, breve ma esauriente, per molti musicisti bluegrass (blues, jazz) delle prime generazioni: la storia di Don Stover conferma che molto spesso musicisti veramente influenti non ricevono la giusta ricompensa per il loro lavoro. Stover è stato fondamentale per Bill Keith (per lo sviluppo del suo stile), e per miriadi di musicisti dell’East Coast negli anni ’60 e ’70, ed echi del suono Stover si ritrovano nella musica di banjoisti contemporanei, come Tom Adams. Eppure il nome di Don Stover oggi non è fra quelli più frequentemente citati su riviste o copertine di CD, nonostante la sua presenza in alcuni dei migliori album di Bill Monroe, e alla faccia di due album usciti negli anni ’70 per la Rounder.

Proprio la Rounder, a cui va la nostra gratitudine, ripubblica oggi su CD il primo di due album, questo Things In Life del ’72 che ci dà modo di comprendere, sin dal primo ascolto, l’anima musicale (e non) di Stover. Don, infatti, è al contempo un ‘old timer’ fiero della tradizione musicale della sua nativa West Virginia, un banjoista attento alle allora ultime tendenze stilistiche, e pronto a miscelare un solido ‘melodic banjo’ ad un robustissimo tradizionale claw-hammer, un autore di canzoni che nascevano già col suono di classici senza tempo, un cantante grintoso ma misurato, e questo album riesce a farci conoscere tutti questi aspetti in un insieme gradevole e in fondo, per il gusto di oggi, non troppo ‘datato’. Con Stover qui possiamo ascoltare, fra gli altri, un Grisman pacato al mandolino e mandola e il potente Dave Dillon alla chitarra. Una reissue validissima, raccomandata a chi è saggio.

Rounder CD 0014 (Bluegrass Tradizionale, 1995)

Silvio Ferretti, fonte Out Of Time n. 9, 1995

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