Una ristampa su CD (ma gli originali in vinile probabilmente nessuno li ha mai visti su questa sponda dell’Oceano Atlantico) di tre vecchi albums di Don Walser, l’ultimo – solo in ordine di tempo, intendiamoci – di quella infinita schiera di talenti texani, che ben difficilmente riescono ad approdare agli italici lidi, per la gioia dei tanti appassionati che ancora li popolano.
Come esplicitano le note interne dei libretti, gli albums originali avevano titoli quanto mai accattivanti: Singing Pure Texas With Don Walser’s Pure Texas Band, Don Walser Sings More Pure Texas e A Honky-tonk Night With Don Walser’s Pure Texas Band.
E’ quindi con gioia che accogliamo questi due volumi, contenenti ciascuno ben diciassette brani di pura Texas music equamente ripartita fra yodel songs (soffermatevi su Casting My Lasso, Chime Bells, Cattle Call, Cowpoke o Yodel Polka, per citarne solo alcune), western swings (Take Me Back To Tulsa, e Big Ball In Cowtown riacquistano tutto il loro spessore di classici mentre Red Skin Gal ci rammenta in quanti ricordino ancora il grande Hank Thompson), shuffles (Tomorrow Is A Million Miles Away, Lonesome 7-7203, Curtain In The Window, One More Drink) e good-time music in generale. Come non riconoscere un maestro nelle rivisitazioni di classici quali Awaitin For A Train di Jimmie Rodgers, All-around Cowboy e Begging To You del grande Marty Robbins, o Shelley’s Winter Love di Merle Haggard?
Non dovete però ridurre il ruolo del nostro Don a quello di ‘cover man’, poiché i suoi brani sono tranquillamente all’altezza dei classici qui presenti: ascoltate il suo brano-manifesto I’m A Rolling Stone From Texas con tanto di yodel, fiddle e banjo, il delicato e tenero Hill Country Waltz, la zampettante Fuzz Dixon o Cowboy Ramsey. Non mancano esercizi strumentali estremamente interessanti, quali September In The Rain con Bert Rivera (per dieci anni con Hank Thompson) alla steel guitar o Jersey Bounce con un grande arrangiamento stile big band.
Molto c’è ancora da scoprire: per gli appassionati topi di…. discografie, rammentiamo la presenza dello steel guitarist Jimmy Day e della vocalist Chris O’Connell, già militante con gli Asleep At The Wheel.
Nel complesso siamo di fronte ad un preciso impegno della prestigiosa etichetta di Austin nel riproporre in modo opportuno l’opera di Don Walser, sia presentando il lato attuale (l’ultimo CD di Don per la Watermelon, Rolling Stone From Texas è datato 1994), che ripescando giustamente a piene mani dal passato di questo interessante interprete degli umori musicali del Lone Star State.
Le date di registrazione in questo contesto non hanno un peso determinante: quando siamo di fronte a musica sincera, suonata per il gusto di farlo e non per biechi e beceri scopi prettamente commerciali, non si può fare a meno di apprezzare la tenacia e – in qualche caso – la caparbietà di chi insiste a suonare per sé e per pochi altri, pur di non scendere a compromessi che rischierebbero di snaturare la sua musica. Avanti con i progetti sinceri, dunque ed un plauso alla Watermelon di Austin, Texas; ce n’è ancora tanto di Texas da (farci) scoprire, dateci dentro, voi che potete!
Watermelon CD 1041-1042 (Alternative Country, 1995)
Dino Della Casa, fonte Out Of Time n. 12, 1995