Ellen River – Life cover album

Presentare un doppio album in studio, per giunta tutto composto da brani originali, non è cosa comune nemmeno per artisti americani o inglesi affermati, figuriamoci per un’artista del nostro Paese. Lo ha fatto invece Ellen River, cantautrice modenese al secondo lavoro con questo bel pseudonimo, assemblando un lavoro di estrema efficacia e varietà armonica, un disco dalle molte anime e sonorità che vanno dal folk al blues, dal rock al country con la stessa intensità e bravura, tanto da porla come una delle più belle voci del panorama italiano e oserei dire europeo.

Una voce modulata ed intensa che esprime un ampio spettro emozionale attraverso i ben ventisette brani che compongono il suo secondo lavoro con questo nome (c’era un precedente disco firmato come Elena & The Seekers) intitolato Life. Titolo quantomai significativo che esprime in maniera profonda e straordinariamente poetica il suo essere musicista e donna dalla forza espressiva e dall’empatia che emerge da ogni piega dell’album.

A contribuire alla piena riuscita di questo ambizioso progetto c’è una ‘cabina di regia’ efficacissima composta dalla stessa Ellen River e da Gianluca Morelli che hanno confezionato arrangiamenti dalla notevolissima incisività che suonano come alcune delle migliori produzioni internazionali, impreziositi dalla presenza di un gruppo di musicisti che donano le giuste colorazioni ai brani, sia quando ci si trova di fronte a momenti acustici che quando c’è tutta la pienezza di una ‘full band’.

Tra le qualità di Life non c’è solo la nitidezza del suono o la piacevolezza della voce che rimanda a molte colleghe d’oltreoceano (personalmente ho trovato tracce di Buffy Sainte-Marie, Nanci Griffith, Natalie Merchant e in qualche momento della compianta Dolores O’Riordan pur in un diverso contesto): la profondità dei testi e la varietà dei temi sono ulteriori punti a favore di una proposta che nonostante la lunghezza non presenta momenti di pausa o di noia.

L’apertura di Blues For G con la slide dell’eccellente Boris Casadei, protagonista ai tanti strumenti a corda, dalle chitarre, elettriche ed acustiche al dobro, si immerge nel Delta con grande naturalezza, dando subito spazio ad una trascinante Better Than Me dal bel piglio rock e a una The Wheel che rimanda con la sua godibile melodia alla Natalie Mechant degli esordi. Un trittico iniziale che mette subito le carte in tavola e presenta un personaggio di livello e di peso poetico notevole.

Tutti i brani regalano emozioni e formano un insieme forte ed orgoglioso, sussurrato a volte e in altri momenti espresso con potenza, sempre ispirato tra inflessioni folk e riferimenti continui all’intensa bellezza della natura e a rapporti interpersonali vissuti con il cuore e con la voglia di intrecciare storie pregne di grande umanità.

Double Trouble con l’accattivante pedal steel di Alex Valle, la freschezza della title-track Life con un’altra esemplare performance vocale (anche i cori sono della stessa Ellen River), l’evocativo strumentale Resonance, veramente tra la Via Emilia ed il West, I See che scende nel profondo sud con tutto il suo carico soul, la deliziosa Electroshock che invece conduce sulle strade del folk d’oltremanica, Waiting con il piano di Stefano Zambardino a dettare i tempi, Farewell Witch’s Cat che si abbevera alla fonte della country music più tradizionale ed acustica, This Time Around che apre il secondo CD con una melodia di pura bellezza tra country e pop, Just A Bad Dream più elettrica ma non meno cristallina, Woud You? con tutta la pienezza di una voce modulata e di un affascinante lavoro al violoncello di Enrico Guerzoni, la nervosa ed elettrica Out Of The Storm che riporta alla mente John Trudell e la sua cruda ed ispirata poetica, lo splendido trittico acustico di Still Learning, Once Again e Pirates Routes, quest’ultima con il fattivo contributo degli archi di Enrico Guerzoni e Luca Falasca, la poesia di Inside A Picture e le fascinazioni folk di I’m Ready e di Gonna Sleep With My Dreams che chiude in bellezza Life sono alcuni dei momenti che hanno più colpito chi scrive, in un lavoro che ha nella coesione e nella varietà di temi esposti con uguale ispirazione le sue doti principali.

Autoprodotto (Singer Songwriter, 2023)

Remo Ricaldone, Fonte TLJ, 2023

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