Il panorama dei cantautori americani è pressochè infinito, soprattutto se si ha la possibilitá di veleggiare sui mari di Internet.
Ultima (ma solo in ordine di tempo) scoperta/sorpresa è la raffinata Erica Wheeler, una delle punte di diamante della coraggiosa indie Signature Sounds, etichetta dedicata a preservare gli sforzi di chi crede nel cantautorato di espressione acustica.
Delle undici tracce contenute in questo Three Wishes, ben nove sono scritte da Erica, mentre ci si affida rispettivamente alla penna di Bill Morissey (Casey, Illinois) e di James McMurtry (Angeline, contenuta nel suo Too Long In The Wasteland, classe 1989) per un paio di covers di marca.
Erica Wheeler si esprime con la chitarra acustica ed estrinseca la sua arte tramite un’espressione dai volti diversi.
L’ispirazione attinge spesso a soluzioni strumentali care a Joni Mitchell (scusate se è poco), sia per le inusuali ritmiche della chitarra, sia per l’uso inconsueto di fiati (sempre molto discreti, comunque) quali il clarinetto o il corno inglese, che contribuiscono a distinguere il prodotto finito, conferendogli dignitá e maestá.
Erica sicuramente ha una bella voce, molto duttile ed altrettanto sicuramente si puó parlare di lei come di una cantautrice country-oriented, ma questo non deve mettervi in condizione di passare alla recensione seguente; vorrei piuttosto che fosse una sorta di stimolo ad accostarsi a sonoritá alle quali fino ad oggi forse non ci siamo avvicinati nella giusta maniera (lo so, state pensando che, con quello che costano i CD, non c’è grande spazio per gli esperimenti, peró…).
Fra le cose migliori di Three Wishes, January Wind ed i suoi toni gelidi meritano almeno il tentativo: non ve ne pentirete.
Signature Sounds 1250 (Traditional Country, Singer Songwriter, 1999)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 51, 2000
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