La Round Tower pubblica finalmente l’atteso album americano del front-man dei Coyotes, country band anglo-irlandese il cui album omonimo ha destato grande interesse lo scorso anno in Inghilterra (Country British Music Awards come miglior album del ’97). I cultori del country-roots sound cantautorale nel più puro stile americano rimarranno estasiati di fronte all’album solo di Errol Walsh, songwriter che si ispira apertamente a personaggi come Jesse Winchester, John Prine, Merle Haggard, Russell Smith, e cita tra i suoi amori Taj Mahal e gli Amazing Rhythm Aces.
Registrato a Nashville, con la complicità di molti musicisti della famiglia Dead Reckoners, Waltzin’ In The Water esalta ancor di più le qualità di autore ed interprete di un cantante e chitarrista acustico dalle non comuni doti poetico-musicali.
Errol Walsh è un Jimmy Buffett rurale, dal country-feeling swingante e solare, ricco di humour e rilassato, ispirato e fantasioso. Le grandi speranze attorno a questo personaggio non sono state disattese e, se avevamo parlato dell’album dei Coyotes definendolo “una delle più interessanti produzioni country indipendenti dell’anno”, che dire di fronte alla prova ancor più convincente del loro leader? La calda e profonda voce di Errol, già definito “the next country boy”, interpreta con pari intensità e classe un impressionante e variegato song-book country dagli accattivanti profumi folk, western-swing, boogie, border e honky-tonk.
Il sostegno dei nashvilliani Harry Stinson e Dave Pomeroy, sezione ritmica, Jay Vern, tastiere, Jeff King, chitarre, Fats Kaplin, pedal steel, dobro e mandolino, Tammy Rogers, violino, Joey Miskulin, accordion, consentono ad Errol arrangiamenti e soluzioni strumentali di grande effetto. Grazie anche a loro può farci ‘sentire’ i colori di Waltzin’.. e cesellare un country-roots cantautorale d’altri tempi.
Round Tower RT 086 (Traditional Country, Singer Songwriter, 1997)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 25, 1998
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