Dopo aver parlato di Electric eccoci a ricordare anche l’altro CD ‘italiano’ disponibile del singer songwriter westcoastiano Greg Harris. Si tratta di Things Change, in origine pubblicato su album nell’estate dell’88 e che è un’altra ottima produzione di country rock americano. Un country-rock come piace a noi, vivo, sentito, partecipato, senza secondi fini o false seduzioni, in una parola tutto cuore e anima. Lo schema è simile a quello così ben collaudato con Electric, una serie di brani originali, dotati di carica e mordente, e alcune covers di grande spessore, messi insieme in una miscellanea che si ascolta d’un fiato dal principio alla fine.
Tra i primi la title track, dal pulsare incessante, la eccellente slow ballad chitarristica Hard To Take, l’altra deliziosa ballad Total Recall, la barroom song Star Of The Show cui avevo previsto, senza ricredermi, un destino migliore. Greg sappiamo che è anche un appassionato di bluegrass e l’influenza di questo genere nella sua musica ce la fanno ben cogliere pezzi strumentali quali McCracken’s Hornpipe, travolgente botta e risposta tra fiddle e chitarra o Hemet più rilassata divagazione acustica.
Le covers in Things Change chiamano in causa i nomi illustri di Gram Parsons e Bob Dylan. Del primo Greg Harris propone un’ottima Blue Eyes, illuminata da un suo grande break alla chitarra elettrica, del secondo offre un vecchio hit dei Byrds, My Back Pages, presentato nello stesso arrangiamento di Mc Guinn e soci ma con un maggiore coinvolgimento strumentale.
Ad aggiungere garanzia a garanzia alcuni nomi presenti in studio: Sneeky Pete, Skip Edwards, Al Perkins, Garth Hudson della Band. Ciliegina finale i due brani extra aggiunti per l’occasione: il bel border country Come On Joe, Roseanna, altra convincente ballata.
Appaloosa AP 047 (Country Rock, 1994)
Raffaele Galli, fonte Out Of Time n. 5, 1994