Nata e cresciuta in un ranch di Riverside, California, la Myles ha esordito nei primi anni ’90 rivelandosi ben presto come una delle più credibili revivaliste country del Bakersfield-style. Per quanto la sua carriera non ha avuto uno sviluppo lineare, i suoi lavori rimangono dei punti fermi della contemporanea country-music al femminile.
I due albums per la Hightone, Just Like Old Times (‘92) e Untamed (’95), seguiti dal live Sweet Little Dangerous per la Demon (’96), rimangono dei classici di un genere di revival in grado di coniugare la tradizione con il moderno, un innovativo ibrido tra country, rock e roots-music.
Highways And Honky Tonks, quarto album, ben descrive l’universo cantautorale country di un’esuberante interprete dalla voce che lascia il segno. Una produzione californiana di Michael Dumas, cui partecipano, oltre ai suoi Cadillac Cowboys, specialisti del calibro di Pete Anderson, chitarra, Skip Edwards, tastiere, Scott Joss, violino, Marty Rifkin e Gary Brandin, steel guitars e dobro, è una spettacolare dimostrazione del country-sound del nuovo millennio.
Ad eccezione di due personali cover di Charlie Pride, Kiss An Angel Good Morning, e dell’hit di Ray Price, I’ll Be There If You Ever Want Me, il passato integrato nel presente, Heather scrive dieci brani di straordinaria sensibilità e bellezza.
Appassionata, espressiva, piena di anima, scrive con l’eleganza stilistica di un’autrice di Nashville, ma non ha paura di lasciar filtrare nelle sue ballate rock, rockabilly, r&b, la roots-music, quel tipico country-rock sound del sud della California che, uniti, sembrano far lievitare il suo country a qualcosa di esuberante, vivo, brioso nell’incedere. Un honky tonk angel contemporaneo, brava nel lasciare accarezzare la sua voce da pedal steel e violino (ascoltate il duetto con Merle Haggard) e nel dialogare con twangin’ guitars. Country da interprete, oltre che d’autrice!!
Rounder 3147 (Honky Tonk, Traditional Country, 1998)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 28, 1998
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