Seconda convincente prova per Honi Deaton, Promise To A Soldier (dedicato alla memoria del nonno caduto in combattimento durante la seconda guerra mondiale) è ancor più interessante dell’album d’esordio. Album che apre con River Of Tears, brano splendido scritto da Honi seguito da tre azzeccatissime cover, Walking After Midnight, Send Me The Pillow That You Dream On e Cowboy Sweetheart. Tre brani decisamente non bluegrass dove Honi dimostra il proprio talento, insieme ai ragazzi della band, con arrangiamenti affascinanti e in particolare stupisce nel successo di Patsy Montana per la sua non indifferente interpretazione dello yodel.
Si riprende con un altro brano scritto da Honi, All Alone, anche questo piuttosto bello e si continua fino al termine con brani tutti originali scritti da lei stessa con la sola eccezione del gospel a-cappella I’m Gonna Build That Shore dove tutti i ragazzi della band insieme a Honi si alternano nel ruolo di solista. Mi piace particolarmente la voce del dobroista Andy Ruff, protagonista nella prima strofa, che mi ricorda vagamente Merle Haggard.
Trovo tutti i brani originali di Promise To A Soldier interessantissimi. Un gradino più in basso metterei la sola title track che però non è avara di emozioni dal punto di vista del testo. Come già detto parla del nonno morto a Okinawa che lasciò la moglie diciottenne con una bambina di sei mesi, la mamma di Honi, che lui potè vedere solo in fotografia.
Honi Deaton non è certo un nome stellare del firmamento bluegrass, non ancora, ma credo che non dovremo attendere molto per vederla sollevare qualche trofeo alle serate di gala degli Awards.
Chateau Music Group CD0141 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Moderno, Country Acustico, 2005)
Roberto Campovecchi, fonte TLJ, 2006