Ian Tyson insieme a Gordon Lightfoot, the Band, Neil Young e Bruce Cockburn è certamente uno degli artisti canadesi maggiormente conosciuti anche all’estero.
Vuoi per il suo passato remoto con il duo Ian & Sylvia, vuoi per alcune sue canzoni riprese da musicisti che amiamo alla follia (leggi Tony Rice), ma soprattutto grazie a Cowboygraphy (Stony Plain SPCD 1102, ma anche Sugar Hill SH 1021), un disco uscito nel 1986 che ha venduto quasi 100.000 copie, una cifra da capogiro per un musicista non ‘da classifica’ e che incide come lui per una etichetta indipendente.
Dopo il buon successo degli anni ’60 lascia tutto e tutti per trasferirsi in campagna, nelle interminabili distese d’erba dell’Alberta, lì compra un ranch e si dà all’allevamento di cavalli.
E’ il 1975, per circa otto anni sembra non faccia altro che questo, ma in realtà nei momenti d’ispirazione impugna la penna per sintetizzare la sua vita da cowboy in testi di canzoni.
Nel 1983 esce Old Corrals And Sagebrush il primo di una serie di dischi, giunti oggi a cinque, dedicati alla cultura cowboy e western. Questi dischi gli hanno permesso di vincere moltissimi premi e riconoscimenti, un successo davvero invidiabile, sia di pubblico che di critica.
Così eccoci a And Stood There Amazed un disco di canzoni di ‘badmen, good horses, lonely women and independent magpies’. Buoni i testi, ottima fonte per i gruppi in cerca di materiale nuovo e interessante.
Per quanto concerne la musica non mi sembra si sia cercato di variare la formula dei precedenti dischi (perché farlo se vendono bene?), quindi buona, ma nessuna volontà di stupire, ne tantomeno di ‘rischiare’. Un sound un po’ ripetitivo e forse eccessivamente easy.
Se avete qualche verdone che vi avanza compratelo, se volete andare sul sicuro cercate Cowboygraphy, il disco che a tutt’oggi è quanto di meglio Ian Tyson abbia saputo offrire.
Stony Plain SPCD 1168 (Traditional Country, Cowboy Music, 1991)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 13, 1992
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