Jay Teter - Jayteter.com cover album

La storia di Jay Teter ripercorre seppur in chiave minore quella dei più famosi cowboy singer come Chris Ledoux e George Strait. È la vita di giovani cresciuti in grandi ranch all’ombra di una forte tradizione musicale scandita dagli spartani ritmi del lavoro ‘rurale’.
Dopo essersi laureato, Jay Teter, grazie alla direzione del Tootsie Orchid Lunge (famoso locale di Nashville) conosce durante un fan fair il produttore Tamera Petrash. Il risultato di questo incontro è la nascita del suo quarto album Jayteter.com, un lavoro che finalmente lo porta al confronto col grande pubblico, una produzione accurata che gli da la possibilità di evidenziare le sue capacità musicali.

L’album inizia con un brano gospel, Dark Places una scelta discussa e condivisa con il suo amico Brad Paisley. Immancabili le ballate come I Did In Dallas e I Didn’t Want To Say Goodnight. Il singolo Cowboy Ride e il brano Rough Cut (co-scritta con James Otto, il quale sembra avere più fortuna coma songwriter che come cantante) hanno un sapore rockeggiante che non stona affatto. Si conclude con Football, Beer And You (tre punti essenziali della filosofia moderna americana, rivisitata in maniera spiritosa).
Ascoltando questo album viene quasi spontaneo pensare se Jay Teter sarà il nuovo George Strait: la strada è aperta, le premesse sono buone, si tratta di un lavoro ben curato, sonorità tipiche e orecchiabili, testi classici, e anche il primo impatto supera l’esame, l’autore si presenta classicamente abbigliato come un cowboy e questo, molte volte facilita l’ascolto. Non bisogna comunque dimenticare che l’eredità è pesante, non è facile avvicinarsi a George Strait, ma la Quarterback Records è una buona etichetta indipendente e oggi le indipendenti vanno di moda, offrono maggiori possibilità alla musica country tradizionale di conservarsi e svilupparsi e questo Jay Teter sembra averlo capito.

Quarterback QB00012 2003 (New Country, 2005)

Gloria Tubino, fonte TLJ, 2007

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