Jerry Jeff Walker - Contrary To Ordinary cover album

Ennesimo album per il texano Jerry Jeff Walker. Ennesima prova positiva, come la maggior parte delle sue precedenti. Jerry Jeff è un’artista serio e preparato che ha una sua elevata professionalità, perciò è difficile che possa deludere. Anche quando l’ispirazione non è al suo apice o non si fa viva affatto come nel caso di questo Contrary To Ordinary, il primo dei suoi lavori scevro di sue composizioni. E ciò è un suo indubbio merito. Walker non è una star, non è ancora riuscito a piazzare un 33 giri tra i best seller e molti lo conoscono appena come l’autore di Mr. Bojangles. Eppure nonostante ciò, nonostante la sua carriera discografica sia stata piuttosto avara di soddisfazioni, nonostante alcuni musicisti del suo giro, da lui in fondo preparati, come Guy Clark per esempio, siano riusciti a sfondare e lui sia ancora in lista d’attesa, il suo modo di accostarsi alla musica, ora canzonatorio, ora divertente, ora serio, non è mutato. La sua voce calda e profonda non dà segni di stanchezza o cedimenti. È sempre molto viva. Si può dire così che in fondo Jerry canta per il suo pubblico, ormai assai ben circoscritto, ma fedele al punto da non abbandonarlo neanche tra il ’74 ed il ’75, gli anni meno entusiasmanti della sua carriera.

Questa nuova prova raccoglie materiale scritto in prevalenza da giovani autori e cantautori texani ed è lodevole l’impegno con cui il buon Jack si sforzi di farli suoi. Il genere musicale è quello di sempre, quel country tipico del Texas, che è anche honky-tonk, rock & roll e persino R & B e blues. Bello il pezzo di Bill Jim Baker che intitola l’album con quel delizioso pianoforte come supporto principale. Altrettanto bello il classico country We Were Kinda Crazy Then di Susannah Clark. Molto buoni Tryin To Hold The Wind Up With A Sail, un lento di Pat Garvey con accenti reggae, un bel sax ed un veloce finale strumentale e Till Again Control Again di Rodney Crowell in un’ennesima molto riuscita versione.

Jerry interpreta Saturday Night Special di Lee Clayton, Suckin’ A Big Bottle Of Gin di Butch Hancock, altro personaggio in ascesa e due pezzi di Bobby Charles, uno slow ed un divertente rhytm & blues. Offre infine alla sua attuale spalla Bobby Rambo l’occasione di cantare una sua canzone in chiusura, Carry Me Away che è assai piacevole. La band che lo accompagna, la cui ossatura si era già presentata in alcuni motivi del precedente doppio LP, è composta oltre che dal sopraccitato Bobby Rambo, chitarrista e vocalist, da Ron Cobb, bassista, Leo Le Blanc, pedal steel. Dave Perkins, solista e vocalist, Fred Krc (batterista), Tomas Raminez ai fiati. Superfluo aggiungere che sono bravi. La Ricordi ha pubblicato prontamente il disco In Italia.

MCA 2851 (Traditional Country, Honky Tonk, 1978)

Raffaele Galli, fonte Mucchio Selvaggio n. 11, 1978

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