Per presentare questo You Are On My Lonely Mind occorre fare una doverosa premessa.
Purtroppo in Italia, paese dove la musica country è piuttosto bistrattata, non sono in tanti a sapere chi sia Hank Williams, meno ancora sono quelli che sanno che Jett Williams è la figlia del grande Hank, e credo quasi nessuno anche tra gli amanti del country conosce la storia di Jett, una storia che ha dell’incredibile, una storia sulla quale si potrebbe ricavare un film.
Nata cinque giorni dopo la morte di Hank e rifiutata dalla madre venne adottata dalla mamma di Hank che però morì pochi mesi dopo l’affidamento. Inevitabilmente Jett finì in un orfanotrofio e, scoperta la verità sui suoi genitori parecchi anni dopo, iniziò una battaglia legale che terminò solo nel 1987 quando la corte dichiarò Jett essere la figlia legittima di Hank Williams. Da allora Jett ha tentato in tutti i modi di far rivivere le gesta del padre senza però incontrare la stessa fortuna del fratello Hank, Jr.
In You Are On My Lonely Mind, disco del 1999, Jett presenta alcuni brani di Hank Sr. che trovo interessanti dal punto di vista storico e sentimentale, ma tecnicamente un tantino deludenti più per gli arrangiamenti non eccezionali che per la voce, tutto sommato non male.
Buona l’unica composizione originale di Jett, My Broken Heart And Me e molto bella la cover di Fly Trouble, vecchio brano del 1947 già incisa anche da Hank Williams e da Hank Jr. e scritta da quel genio che risponde al nome di Fred Rose.
Tra le cover di papà Hank, quella più deludente trovo sia There’s A Tear In My Beer, da me considerata uno dei più bei pezzi del suo repertorio e qui presentata in una versione che stravolge il ritmo originale e come se non bastasse riproposta una seconda volta in chiusura di CD.
Non riuscire a trasmettere quello che Hank trasmetteva non è riduttivo per Jett, semplicemente perchè nessun altro artista al mondo ci è mai riuscito. Quando però è lei a cantare le canzoni di Hank Williams, le emozioni che si provano sono certamente particolari.
Adjett Productions JW-41299 (Traditional Country, 1999)
Roberto Campovecchi, fonte TLJ, 2007