Jim Mills - Hide Head Blues cover album

Se questo nuovo lavoro di Jim Mills fosse stato stampato su vinile potreste pensare che si tratta di un disco di mezzo secolo fa. Grafica vintage e colori di Hide Head Blues volutamente appassiti per farli sembrare consumati dal tempo.
Chi conosce Jim Mills potrebbe non rimanere affascinato più di tanto dalla bellezza di questo CD, semplicemente perché se conoscete Jim Mills sapete che è un grande e non dovrebbe stupirvi di ascoltare da lui cose incredibili.
Conosco Jim da tanti anni e ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo diverse volte ma quello che ho sentito in questo CD mi ha lasciato a bocca aperta.
Per sua stessa ammissione, a lui non è mai interessato tanto avere una sua band, si trova molto bene dove sta (nei Kentucky Thunder di Ricky Skaggs), ma poter ogni tanto incidere un disco a proprio nome e decidere in prima persona quali brani registrare e quali amici invitare lo rende felicissimo. E rende felicissimi anche noi amanti del bluegrass.

Se alla classe di Jim affiancate talenti quali Dan Tyminski, Barry Bales, Stuart Duncan, Adam Steffey, Cody Kilby, Andy Leftwich, Paul Brewster e Don Rigsby che album vi aspettate di ascoltare? Ve lo dico io: uno dei migliori album di bluegrass tradizionale degli ultimi anni.
Jim approfitta di questa opportunità per far bella mostra della sua collezione di banjo vintage, tutti usati in questo disco e tutti mostrati orgogliosamente nel booklet.

La semplicità con la quale Jim e i suoi amici riescono dove molti non sognano nemmeno di poter arrivare è evidente nel primo brano, The Hide Head Blues, un pezzo nato per caso prima delle registrazioni quando Jim per ammazzare la noia si è messo a improvvisare e ne è nato un autentico capolavoro.
Non è certo sorprendente farsi venire la pelle d’oca ascoltando la voce di Dan Tyminski nel gospel Standing In The Need Of Prayers e nel classico Gonna Lay Down My Old Guitar, anzi ce lo potevamo aspettare, ma che piacevole sorpresa ascoltare Jim cantare Guitar Rag e che peccato non ascoltarlo più spesso. Jim ha una splendida voce e in questo brano ci dimostra anche quanto è bravo con la chitarra elettrica.

Sul libretto del CD si scusa con il popolo del bluegrass per aver osato suonare uno strumento elettrico ma lui la sentiva così. Come dargli torto?
Jim è sempre stato un amante della musica country d’autore e qui ci regala due cover di uno dei suoi artisti preferiti, Merle Haggard. La prima è I Started Loving You Again qui proposta in versione strumentale mentre la seconda, Daddy Frank, è cantata alla grande da Paul Brewster.
Il resto del CD è un tributo agli altri grandi del banjo che ha sempre ammirato e studiato, con brani quali Pick Along di Earl Scruggs e Cowboys And Indians e Theme Time di Bill Emerson.
Per gli amanti del bluegrass questo CD è un must e per i banjoisti in particolare un oggetto sacro.

Sugar Hill SUG-CD-4004 (Bluegrass Tradizionale, 2005)

Roberto Campovecchi, fonte TLJ, 2005

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