Joe Cormier, fiddler, è uno dei più grandi interpreti della musica tradizionale per fiddle dell’isola di Cape Breton, dove è nato. La Nova Scotia, l’area dalla quale furono espulsi i francofoni che l’avevano colonizzata (i futuri cajuns), in conseguenza della sconfitta della Francia con l’Inghilterra nella Guerra dei Sette Anni (1755-62), venne ri-colonizzata all’inizio dell’Ottocento da scozzesi provenienti dalle highlands della Scozia.
La situazione fisico-geografica e culturale dell’isola è stata tale che un violinista come Cormier, nato e vissuto in zona francofona, ha ascoltato per tutta la vita quasi esclusivamente musica scozzese. Ed il suo stile di fiddling riproduce quello tradizionale di Cape Breton: vigoroso e ricco di ornamentazioni.
Questo disco è la ristampa di uno dei primi lavori di Cormier per la Rounder, risale al 1976, ed a detta dello stesso fiddler è uno dei suoi lavori migliori.
Il repertorio è ‘locale’, i titoli sono per la maggior parte ignoti ai non esperti della musica dell’area: si tratta di brani presenti su raccolte scozzesi del diciottesimo e diciannovesimo secolo.
Possiamo ascoltare dei classici utilizzati a Cape Breton per le square dance: le preferenze di Cormier vanno ai medley di jigs (in 6/8) ed ai medley di reels. La formazione comprende, oltre a Cormier, Edmond Boudreau al basso e chitarra, Eddie Irwin al pianoforte.
I titoli tradiscono l’origine scozzese: Prince Charlie, The MacDonald’s March, Loch Earn, Biodag Air MacThomais. Il ritmo creato dagli scanditi virtuosismi del fiddle sull’accompagnamento robusto del piano fa venire immediatamente voglia di ballare, perlomeno di battere i piedi a tempo con questa musica, sottolineata ed accentata dalle superbe arcate ed ornamentazioni di Cormier.
Uno stile assolutamente perfetto, fluido e nello stesso tempo ritmico. Un disco godibilissimo, arricchito da un esauriente libretto con note su Cormier e sulla sua famiglia, sui fiddlers di Cape Breton e sulla musica tradizionale.
Rounder Heritage Series 1166-11593-2 (Old Time Music, 2001)
Mariano De Simone, fonte Country Store n. 63, 2002