John Denver – Forever, John cover album

Nostalgia. Questa è la prima sensazione che suscita in me la voce – in tutta sincerità bellissima – di John Denver, il primo musicista che avesse in qualche modo a che fare con la musica country al quale mi sia avvicinato nella lontanissima estate del 1977.

A quell’epoca risalgono le foto della copertina (anteriore e posteriore) del CD in questione, opera chiaramente postuma, in quanto John è deceduto in un incidente aereo il 12 Ottobre 1997 e non possiamo esimerci dal sottolineare l’amara ironia dell’analogia con il brano che per primo l’aveva portato al successo, Leaving On A Jet Plane.

Le motivazioni che hanno portato alla pubblicazione di questa compilation, possono essere molteplici: dalla mera e più bieca operazione commerciale di ‘mercificazione’ di un nome che fa cronaca, alla giusta valutazione di performances inedite. Dei dodici brani qui compresi, solo due erano già stati inclusi sui dischi di John: la rilettura del classico Mr. Bojangles di Jerry Jeff Walker e la conclusiva The Game Is Over a firma dello stesso John Denver, probabilmente inserita a chiusura del CD quasi fosse un epitaffio.

Già l’iniziale On The Wings Of An Eagle si presenta sotto doppia veste: un’introduzione tipica (chitarra acustica e flauto) delle ballate ‘a-la Denver’ del perìodo di Calypso (risale al 1979) che si trasforma misteriosamente in country-song altrettanto tipica, con tanto di steel guitar, quasi si trattasse di un medley di due brani distinti e separati. Il brano risulta comunque molto gradevole, di ampio respiro ed immediatamente fruibile, secondo i crismi – mai rinnegati – delle canzoni a firma Denver & soci.

Particolarmente interessanti risultano poi alcune covers. Rita Ballou è firmata da Guy Clark, uno dei nostri beniamini di sempre. John la rilegge in chiave giustamente scanzonata, con un dobro difficile da imbrigliare.

Four Strong Winds, dalla penna del grande canadese Ian Tyson, è da tempo assorta al rango di canzone-simbolo del folk d’oltre-confine (settentrionale) e John la rilegge con un arrangiamento pacatamente pianistico ed intriso di tristezza.

Ancora Dance Little Jean è opera di Jimmy Ibbotson, chitarrista e batterista della Nitty Gritty Dirt Band, che la incluse nel suo Let’s Go datato 1983. La versione che ci propone John è altrettanto gradevole, con un banjo davvero azzeccato costantemente presente, mentre il flauto richiama alla mente immagini di gioia infantile: “…dance, little Jean, the prayer that you had was anwered today: your mamma’s merryin’ your dad…”.

Alcuni brani non riportano l’identità del compositore, come No One, registrato da John nel 1971 ed uno sviluppo che mi ricorda curiosamente Helpless di Crosby, Stills, Nash & Young, pur con arrangiamento molto più essenziale.

Si tratta di un album non certo fondamentale nella copiosa produzione a firma John Denver, ma chi ha amato questo personaggio, soprattutto per la sua produzione targata anni ’70, troverà sicuramente motivo di interesse in questo progetto, purtroppo postumo.

Addio John… e grazie.

RCA 67668 (Singer Songwriter, Country Pop, 1998)

Dino Della Casa, fonte Country Store n. 45, 1998

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