A distanza di quattro anni dal precedente disco, John Gorka torna in pista con un lavoro che risulta ancora una volta estremamente pregnante, ricco di quel tocco intimista e cristallino che ormai è una sorta di marchio di fabbrica per il cantautore nativo del New Jersey ma ormai da molti anni residente nel Minnesota. Riferimenti autobiografici, profonde digressioni sulla vita e uno sguardo sempre poeticamente rilevante, questi sono i maggiori pregi della prosa di John Gorka, uniti ad una musicalità piacevolissima che prende spunto dalla grande tradizione della canzone d’autore nordamericana.
In questo Bright Side Of Down c’è una sola cover, dal repertorio del compianto Bill Morrisey, una accorata She’s That Kind Of Mystery che ben si inserisce in un contesto ispiratissimo che si apre con la frizzante Holed Up In Mason City, racconto di una non facile esperienza nel bel mezzo di una bufera di neve nella cittadina dell’Iowa e si chiude con Really Spring, riflessione su una primavera ancora distante. Nel mezzo tante storie da ricordare, dalla godibile title track a High Horse, da Honeybee scritta per la figlia alla splendida Don’t Judge A Life, una delle più intense dell’intera raccolta. A corollario di una session rimarchevole per capacità creativa e grazia, ci sono le voci ormai riconoscibili di una serie di amici come Lucy Kaplansky, Eliza Gilkyson, Claudia Schmidt e Michael Johnson, tutti ‘compagni di scuderia’ con la Red House Records. Bentornato John!.
Red House RHR-CD-271 (Singer Songwriter, 2014)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2014
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