Clamoroso ritorno per questo trovatore del Greenwich Village, pioniere urbano del bluegrass anni ’60 con i Greenbiar Boys, membro della non meno mitica Woodstock Mountain Revue negli anni ’70, oltre che protagonista di una più che onorevole carriera solista. Le sue canzoni hanno inoltre conosciuto versioni di artisti del calibro di Joan Baez, Peter – Paul & Mary, Maria Muldaur, Bonnie Raitt, Doc Watson e Ian & Sylvia. Questo suo primo album solo a distanza di 18 anni dal precedente, coglie un pó di sorpresa ma rende giustizia ad un personaggio vero, puntigliosamente forgiatosi in più di un quarantennio di tradizione musicale americana e ormai quasi dimenticato.
Definito da Dylan lo Stevie Wonder della country music, John si distingue proprio per l’innata musicalità, il contagioso country feeling. Realizzato in poco più di due giorni durante una serie di concerti in Inghilterra per questa label emergente, che ci ha già offerto proposte del calibro di Steve Young e Laura Cantrell, Roll On John ripercorre un pó la sua storia musicale attraverso una lunga serie di classici di country e bluegrass, traditionals e suoi brani immortali.
La sua caratteristica voce nasale, il suo stile dolce e rilassato colpiscono subito anche chi non ha familiarità con la sua calda ed espressiva voce. Accompagnato da una band di giovani e valenti revivalisti inglesi di country-music, con eccellenti solisti alla pedal steel, mandolino e violino, o dalla sola chitarra, John rivisita Ernest Tubb, Merle Travis, Hank Williams, le celeberrime Martha & Me e I Heard The Bluebird Singing. Non meno coinvolgenti sono le sue versioni di Carmelita, la magnifica ballata di Warren Zevon, e del classico r&b Saved.
Una voce ed uno spirito ancora giovanissimi, anche per i cultori del ‘No Depression sound’!
Spit & Polish 03 (Singer Songwriter, 2001)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 37, 2001