Eccellente debutto ‘solo’ di Julie Miller per la Hightone con questo Blue Pony. Le sue canzoni sono già apparse nei lavori di interpreti del calibro di Emmylou Harris, Jimmy Scott, The Williams, Brooks & Dunn ed altri country-acts, ma, dietro l’autrice, abbiamo il piacere di scoprire anche l’interprete. In questa produzione, curata dalla stessa Julie con il marito Buddy Miller, nel cui disco era apparsa già in veste di autrice e vocalist, emerge un personaggio decisamente più complesso e variegato della semplice autrice country.
In Blue Pony appaiono i migliori musicisti di Austin e Nashville: Donald Lindley, batteria, Alison Presswood, basso, Tammy Rogers, violino e mandolino, Phil Nadiera, tastiere, Buddy Miller, chitarre, ad esaltare una delle più particolari voci del nuovo cantautorato americano.
Julie si rivela un personaggio attualissimo, con radici ben salde nella tradizione musicale ‘americana’. Le ballads della Miller, belle e compiute tanto nella più scarna veste acustica che con una completa rock band a sostegno, non lasciano indifferenti. L’alternative folk-rock sound è fresco e fruibile, vi troviamo sapide venature country, reminescenze celtiche, ed influenze del sound di molti nostri eroi del passato. Con Emmylou & Parsons, i Byrds e Richard Thompson, come punti di riferimento, è difficile sbagliare. La particolare voce della Miller poi, una volta assimilata, diventa affascinante come quella della Vega o della McKee.
Ad abbellire un lavoro, già di per sé ricco e compiuto, con ballads di notevole spessore, che portano tutte la sua firma, contribuiscono duetti con voci notissime in brani di grande intensità espressiva: Steve Earle, I Call On You, Karen Parris (Innocence Mission), By Way Of Sorrow, la stessa Emmylou Harris, l’appassionata Forever My Beloved, oltre a Victoria Williams, Jim Lauderdale e Buddy Miller. In the finest Hightone tradition!
Hightone 8079 (Singer Songwriter, 1997)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 22, 1997
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