Junior Sisk & Ramblers Choice - The Story Of The Day That I Died cover album

Il quarto disco di Junior Sisk e dei suoi Ramblers Choice per la Rebel Records arriva dopo il grande successo di The Heart Of A Song, Album Of The Year per la IBMA e porta l’inserimento di Chris Davis al mandolino, un eccellente acquisto per la sua straordinaria tecnica e per il suo prezioso apporto vocale. Chris Davis si è messo in luce per aver suonato con Larry Cordle e i suoi Lonesome Standard Time e Marty Raybon e la sua collocazione in una band affiatatissima con Jason Davis al banjo, Billy Hawks al fiddle e Jason Tomlin al basso, oltre al leader alla chitarra acustica ha determinato un ulteriore crescita in fatto di forza e compattezza.
The Story Of The Day That I Died è infatti un album notevole che non faticherà minimamente ad entrare nel cuore di chi apprezza la bluegrass music più tradizionale e fedele ai suoi stilemi. La scelta del repertorio è sicuramente il fattore principale nella riuscita del disco, un sapido intreccio di traditionals (Jesse James e Lover’s Quarrel) e di brani firmati da alcuni tra i migliori autori del genere. If The Bottle Was A Bible è firmata da Ronnie Bowman, la title-track dal bravo Ashby Frank, Good To See The Home Place Once Again è del kentuckiano David Carroll, già autore per IIIrd Tyme Out, Blue Moon Rising e Lonesome River Band mentre Walking In Good Company è un affare di famiglia in quanto scritta con il padre Harry Sisk Sr.. Ancora da citare la coinvolgente Prayers Go Up, High In The Mountains, A House Where A Home Used To Be e la trascinante Drinking At The Water Hole ripresa dalla versione di Larry Sparks, quattro ulteriori buoni motivi per godere di un solido e brillante bluegrass album.

Rebel REB-CD-1851 (Bluegrass Tradizionale, 2013)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013

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