Nonostante l’album sia datato 1997, era da tempo che gli davo invano la caccia. Provate ad immaginare un CD che si presenta con la copertina del libretto tale da sembrare realizzata in cuoio lavorato; al centro, campeggia una drammatica immagine delle fasi finali della presa di Alamo e la scritta Fathers Of Texas, sottotitolato: “Un’espressione musicale texana dell’indipendenza, dello spirito e dell’impegno sulla base dei quali fu fondato lo Stato del Texas”. Ce n’è abbastanza per commuoversi. Se poi andiamo a leggere il succoso contenuto del libretto di cui sopra, ci accorgiamo che fanno parte di questo concept-album dedicato al Texas i seguenti personaggi: Red Steagall, Gary P.Nunn, Delbert McClinton, Rusty Wier, Steven Fromholz, Ray Wylie Hubbard, Tom T.Hall, Guy Clark, Townes Van Zandt, Eliza Gilkyson, Alex Harvey, Shake Russell, Stephen Bruton, Mickey Raphael (armonicista della band di Willie Nelson), Ponty Boone e Charles John Quarto ed a questo punto la caratteristica di imprescindibilità dell’oggetto in questione è ormai completamente fuori discussione.
Precisiamo subito che non si tratta assolutamente dell’ennesima superficiale compilation nata per sfruttare l’argomento ‘Alamo’, caro al cuore dei texani quanto l’italico Piave può esserlo a quello dei nostri Alpini, bensì abbiamo a che fare con un rispettoso omaggio composto dallo sconosciutissimo K.R.Wood in memoria dei veterani di tutte le guerre, provenienti dal Texas e da tutti gli Stati Uniti in generale.
Va precisato comunque che il contenuto musicale del progetto in questione può non risultare elemento determinante nella valutazione globale dell’opera, in quanto la presenza di numerose narrazioni storiche può influenzare l’ascoltatore in un senso o nell’altro, a seconda della padronanza che lo stesso possiede della lingua americana.
Da un punto di vista strettamente musicale non possiamo esimerci dal citare le iniziali Lone Star Dream e Fathers Of Texas (Red Steagall), la scanzonata The Old 300 (Gary P.Nunn), l’emozionale Come And Take It (Delbert McClinton & Rusty Wier), la poco marziale marcetta Texas Ragtag Army (Skeet Anglin), Who Will Go With Ol’ Ben Milam (Steven Fromholz), la messicaneggiante Santa Anna: The Napoleon Of The West (Ray Wylie Hubbard), l’evocativa ballata pianistica Old Alamo (Delbert McClinton), la recitazione dell’immortale ultima lettera di William Barrett Travis datata 2 Marzo 1936, indirizzata al popolo del Texas ed a tutti gli americani del mondo (Guich Koch), Bonham’s Last Ride (Reg Lindsey & John Guthrie)…
Mi sto rendendo conto ora di non avere saltata neppure una delle songs incluse nel CD e siamo a meno della metà del contenuto del dischetto. Ci sono ancora le performances di Tom T. Hall, Guy Clark e Steven Fromholz, insieme in Three Men Stood Tall; Bowie, Crockett And Travis, del solo Townes Van Zandt in Will You Come To The Bower e nel traditional Rivers Of Texas (in questa occasione ribattezzato Brazos River Song). Non possiamo poi dimenticare l’evocativa ed angosciante Deguello (Ray Wylie Hubbard & Ricky Yanez), segnale di guerra senza quartiere, che siglò in anticipo la sorte di tutti i combattenti difensori di Alamo. C’è questo ed altro ancora all’interno di questo oggettino iridescente: valga per tutti il brano struggente e toccante Mother Of The Alamo, dedicato a Susannah Dickerson. la moglie del comandante dell’artiglieria del forte, che fu risparmiata insieme alla figlia dal Generalissimo messicano Santa Anna per raccontare la terribile storia di Alamo e per far sapere ai ribelli texani ciò che li attendeva.
La storia ci dice che il massacro di Alamo si rivelò decisivo per l’indipendenza della neonata Repubblica del Texas (la più vecchia repubblica del mondo), in quanto dette a Steven F. Austin ed al Generale Sam Houston il tempo materiale per organizzare un esercito che, al grido di “Ricordatevi di Alamo!”, sconfisse le truppe messicane nell’epica battaglia di San Jacinto. La storia ha sempre avuto bisogno di martiri per infiammare il cuore delle masse. Come esiste la teoria secondo la quale il Texas aveva bisogno dei martiri di Alamo per far scoccare la scintilla che avrebbe infiammato il cuore di tutto il popolo texano, portandolo ad insorgere contro il tiranno messicano, così si vocifera che il contingente della marina di stanza a Pearl Harbor nel 1939 fu sacrificato (deliberatamente, in quanto i servizi segreti americani pare fossero al corrente dei piani nipponici) al fuoco del proditorio assalto giapponese, per far inorridire il popolo americano ed unirlo quindi in un solo grido, solidale con il movimento favorevole all’entrata in guerra degli USA.
Concludendo la divagazione storica per riconquistare saldamente il nostro lettore CD, non posiamo che incoraggiarVi a cercare questo grande CD, ricordando un motto, nato a seguito di questo episodio: “Alle Termopili si salvò un uomo; ad Alamo… nessuno”.
Texanna TXA 1-001 (Traditional Country, 1997)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 43, 1998
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