Rivelatasi nel ’95 con Songs From The Levee, Kate Campbell, cantautrice del Mississippi, si conferma come una delle voci più autentiche e sensibili della folk-scene americana. Le sue songs sono impregnate di una grazia narrativa, di una visionaria chiarezza, che ne esaltano la dimensione musicale ispirata alla musica americana dei sixties, ponte naturale tra l’interprete folk e quello country in una dimensione tutta sudista. Le dodici songs di Moonpie Dreams, registrato ancora per una piccola label di Nashville, la Compass, e distribuito in Europa dalla Demon, sono altrettante storie di personaggi e caratteri tipicamente southern, dove traspare l’identità politica, religiosa, culturale e sociale di una realtà dove le tradizioni sono peculiari quanto radicate. Attraverso ogni storia, questa songwriter bianca dalla rara capacità letteraria, tratteggia una storia, un carattere, una situazione di questo mondo a parte rappresentato dal south degli States.
Prodotta dall’ottimo Johnny Pierce, che ha un ruolo fondamentale anche in veste di multistrumentista, arrangiatore e coautore delle musiche, Kate Campbell dá voce a queste storie mettendole a fuoco, con grazia e vibrante lirismo. In Moonpie Dreams voce e chitarra sono ancora protagoniste, ma con più arrangiamenti, situazioni più complesse e ricercate rispetto all’album d’esordio. La presenza di strumentisti come Spooner Oldham, tastiere, Buddy Mìller e Dan Dugmore, chitarre, Al Perkins, pedal steel, sono una preziosa cornice per tanta voce oltre che il segnale del raggiungimento di uno status. Kate esprime sentimenti autentici, vissuti, e il fascinoso acustico approccio delle sue songs è pervaso da una vasta gamma di emozioni.
Per gli amanti della canzone d’autore, segnalo il duetto con la rugosa voce di Guy Clark, Bud’s Sea – Mint Boat, autentico incontro di due anime superiori.
Demon 791 (Singer Songwriter, Folk, 1996)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 20, 1997
Ascolta l’album ora
