Always Never Enough, terzo album per una delle più brillanti ‘emerging bands’ in ambito bluegrass, è un lavoro di straordinario impatto. Già con il precedente House Down The Block la Kenny & Amanda Smith Band aveva saputo guadagnarsi l’incondizionato plauso della critica statunitense (la rivista Bluegrass Unlimited aveva dedicato loro una copertina nel novembre 2004) grazie alle fondamentali tre ‘T’ (timing, tone, taste) che rendono i musicisti degni di figurare nell’olimpo della musica bluegrass.
Kenny Smith vanta un passato di primo piano, prima con la Front Porch String Band e poi con la Lonesome River band, prima di intraprendere la carriera come frontman. La moglie Amanda è in possesso di una voce di cristallina bellezza e carica di feeling, mentre l’altro punto fisso della band è Steve Huber, banjoista il cui amore per lo strumento si esplicita in un pickin’ personale e in una attività di liutaio altamente considerata.
In questo Always Never Enough appaiono due nuovi membri della band, il contrabbassista Alan Bartram e il mandolinista Jason Robertson, entrambi inseritisi con naturalezza nella line-up. Il repertorio è scelto con mano felice e intelligentemente accosta bluegrass, country music e certa canzone d’autore acustica. Il questo senso è emblematica la presenza di Gulf Stream Dreamin’ del songwriter di Nashville Hugh Prestwood (tra l’altro il brano fu interpretato anni fa da Wayland Patton che intitolò così il suo debutto), Pacific Time della coppia Tim Stafford e Steve Gulley, A Thousand Miles Ago, standard country di Webb Pierce e Mel Tillis, Our Last Goodbye di Carter Stanley e Why You Do What You Do della brava fiddler Becky Buller, brani che alternano passato e presente, contemporary bluegrass e country music con limpida musicalità. E’ questa la carta vincente della Kenny & Amanda Smith Band che, oltre alla tecnica, unisce un profondo amore per le proprie radici che traspare da ogni singola nota. Basta ascoltare per esempio canzoni come Danbury Jail, Going By Again e Always Never Enough per rendersene conto.
Rebel 1811 (Bluegrass Moderno, Country Acustico, 2005)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2005
Ascolta l’album ora