Kevin Meisel - Bring It To Light cover album

Kevin Meisel è cresciuto a Detroit, ha vissuto a New York City tornando poi nel Michigan, ad Ann Arbor, per arricchire una scena musicale viva e vibrante in cui ha trovato spazio la canzone d’autore tra rock e folk apprezzabile di un artista che, dai margini della ‘musica che conta’ si è ritagliato spazi importanti con una manciata di dischi che si fanno ricordare per profondità ed intensità.
Bring It To Light è una raccolta di demos incisi in un arco temporale relativamente lungo, tra il 2005 ed il 2017, anni in cui ha avuto tempo di incidere lavori ottimi con la label elvetica Brambus Records che ora dà spazio a questi ‘schizzi’ che hanno comunque notevole forza espressiva pur nell’intimità e nella solitudine di incisioni casalinghe.

Le storie di Kevin Meisel sono inevitabilmente affollate da perdenti, nomadi e irrimediabili vagabondi che cercano il loro personale modo di sopravvivere nella proverbiale ‘Land of the Free’, da Camino Real a Tulsa Blues, con tutta la sofferenza, la speranza, il dolore che riserva questa ricerca della felicità. La poetica è spesso a livelli ottimi come in Leavenworth Time, nella tradizione dei vari Ramblin’ Jack Elliott e Woody Guthrie di una notevole Like Diamonds Loosened From The Mines, nella scarna e struggente bellezza di Pure, nella pura poesia folk di Girl Of The Maquiladora e di Corrido, intrise di malinconia mexican.
Così come Dylan e i tanti suoi epigoni come Willie Nile ed Elliott Murphy per quanto riguarda la poetica urbana, John Prine per quella più rurale, Kevin Meisel riesce a tradurre in vivide immagini e in caratterizzazioni reali le sue canzoni, come la cristallina Lonesome Company, la quasi appalachiana Just A Burning Light, l’incisiva Bring It To Light e I Can’t Let Her Go che cala il sipario su un lavoro lungo ed articolato che, nonostante abbia evidenti diversità ispirative, suona corposo e compatto.

Brambus 201892-2 (Folk, Singer Songwriter, 2018)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2018

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