Ritorno alla grande per questo songwriter dell’Oklahoma. Life Down Here On Earth viene pubblicato da una nuova label formata e gestita da un gruppo di cantautori e musicisti della Nashville-area: Kieran Kane, Tammy Rogers, Kevin Welch, Harry Stinson e Mike Henderson. Un team di musicisti e producers di prim’ordine tutto mobilitato per la produzione della punta di diamante di questa label, Kevin Welch.
Dopo dodici anni di oscuro lavoro a Nashville, dove viveva grazie al suo lavoro di autore, ha debuttato nel ’90 con l’album omonimo riscuotendo un discreto successo di pubblico ed una strepitosa accoglienza da parte della critica che aveva salutato in lui una delle rivelazioni della musica d’autore americana. Western Beat, ’92, contenente una delle country-song più popolari degli ultimi anni, Something About You, lo consacrava come uno dei più interessanti nuovi autori (molti hanno attinto e continuano ad attingere songs alla sua fonte creativa) ed un interprete da seguire.
Quando la sua strada sembrava spianata, Kevin, nel ’93, non rinnova il contratto con la Reprise ed opera una scelta originale e coraggiosa fondando, con i citati personaggi della scena nashvilliana, una label indipendente. Dobbiamo attendere anni per quest’opera, dall’ambizioso titolo di Life Down Here On Earth, ma ne vale realmente la pena. Conferma la bontà delle sue scelte artistiche, scevre da qualunque compromesso commerciale, e l’integrità di un talento che ha pochi uguali. Sonorità elettro-acustiche molto semplici, scarne ed essenziali, arrangiamenti di rara bellezza impreziositi dall’apporto di virtuosi ad ogni singolo strumento, creano atmosfere magiche e sognanti, spesso evocative, che lasciano il segno in ogni brano rendendo più tollerabile la vita ‘qui giù sulla terra’ ai cultori del cantautorato USA.
La bella voce di Kevin Welch canta un nuovo capitolo del ‘western beat’, una suggestiva e nostalgica dimensione musicale che le sue songs evocano sintetizzando il mondo musicale del country-man con quella del folk-singer contemporaneo. Kevin spera che il suo lavoro “possa arrivare dalle nostre mani alle vostre mani senza troppe fermate in mezzo”. Egli vuole “umilmente dedicare questo disco agli uomini e alle donne, compagni e colleghi, ai suoi vecchi eroi che gli ricordano costantemente che cosa dovrebbe realmente significare la frase artista che registra”.
Non c’è polemica, anzi vi è in lui la grandezza della modestia e dell’umiltà. Il risultato o, meglio, il panorama, che ci offre Kevin Welch attraverso Life Down Here On Earth è di sconcertante attualità e disarmante bellezza e riflette l’intelligenza e la personalità di tanto personaggio. Ogni tema, ogni storia è pervasa da una vena poetico-musicale, da una partecipazione emotiva, una carica espressiva cui è difficile rimanere insensibili. Ne sono parte integrante i suoi compagni sulla terra: Mike Henderson e Al Anderson, chitarre, Tammy Rogers, violino e strumenti a corda, Harry Stinson, batteria, e Glenn Worf, basso, Kieran Kane, mandolino e voce, Fats Kaplin, accordion e pedal steel, e Reese Wynans, piano.
Di Kane e Rogers, se amerete questo CD e già non le conoscete, vi raccomando le recenti uscite per questa stessa label. Inutile citare le gemme di una corona che ne contiene un’infinità e che colpisce sino a mettere soggezione. Alzate il capo verso tanta maestà musicale, fate una scelta originale, e scopritele da soli. Questa sarebbe la vera musica ‘americana’, se non fosse in gran parte manipolata dall’industria prima di arrivare al consumatore finale. Kevin Welch e la sua avventura con la Dead Reckoning (scusate ma non la so chiamare altrimenti!) è attore, regista, scrittore e scenografo di una storia tanto incredibile dall’essere vera. Una scelta intelligente e coraggiosa, ineccepibile dal punto di vista artistico e da quello umano, per uno dei grandi songwriter degli anni ’90.
Dead Reckoning 0003 (Singer Songwriter, Alternative Country, 1995)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 12, 1995
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