Kimmie Rhodes - Lost And Found cover album

Dal 1985, anno del suo esordio discografico con l’album Kimmie Rhodes With The Jackalope Brothers su Jackalope Records, Kimmie ha pubblicato altri due dischi su vinile e quattro CD, oltre a questo Lost & Found ed a Picture In A Frame (registrato in coppia con Willie Nelson), praticamente contemporanei. Sposata con il chitarrista e produttore texano non vedente Joe Gracey, Kimmie è dotata di una voce molto dolce e fragile, delicata quanto basta, ma anche personale e carismatica. Lost And Found rappresenta un’operazione di recupero di brani che erano rimasti fuori dai dischi di Kimmie nell’arco degli ultimi dieci anni. Spulciando il suo catalogo, Kimmie ha scoperto queste tredici piccole-grandi gemme che, per un motivo o per l’altro, non avevano ancora visto la luce ‘discografica’ ed ha deciso di proporle insieme, senza preoccuparsi del periodo di provenienza od altri orpelli cronologici.

Non sono indicati i musicisti che hanno partecipato alle registrazioni, ma Lines lascia supporre la presenza di Waylon Jennings alla chitarra acustica ritmica (anche – ma non solo – per la presenza di un certo Jennings – che potrebbe anche essere John – fra le due firma degli autori). The Road To Jubilee è ingentilita da percussioni molto discrete, Take Me Down è opera eccellente della sola Kimmie, Over The Edge è atipica e bluesata, Catfish Song è un episodio pianistico a firma di un certo Townes Van Zandt (sapevo che il nome vi avrebbe detto molto…), The Past Never Happened rappresenta ancora un mistero circa il motivo per cui non era ancora stata inclusa nei dischi di Kimmie. Per Heart Of A Believer riappare il piano come strumento di introduzione, mentre la delicata Daddy’s Heaven è essenzialmente chitarristica; War Prayer ha l’immaginario tipico dei ritmi utilizzati dagli Indiani d’America, laddove I’m Not An Angel prende le movenze da un tappeto di chitarre a dodici corde e via di questo passo. Kimmie Rhodes è una realtà precisa ed interessante nel panorama cantautorale texano, e la sua presenza rappresenta per noi il dovere di conoscerla ed apprezzarla.

Sunbird SBD 0008 (Singer Songwriter, 2003)

Dino Della Casa, fonte TLJ, 2005

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