Blood Test segna il ritorno di Kris Delmhorst alla composizione dopo ben sei anni, anni passati tra urgenze familiari e ricordi del passato (la gustosa riproposizione del repertorio dei Cars nel 2012), una pausa rigeneratrice visto il risultato. L’album infatti è uno dei più intensi ed intriganti della sua produzione iniziata nel 1996, un lavoro che la ripropone come una delle più sensibili autrici e cantanti della pur ricca scena musicale di Boston e non solo.
La produzione è della stessa Kris con Anders Parker, qui efficacissimo con le sue chitarre elettriche e il basso che condivide con Mark Spencer, a sua volta protagonista di queste session a tastiere e pedal steel guitar. Konrad Meissner a batteria e percussioni completa una ridotta ma eccellente serie di musicisti, impeccabilmente impegnati ad interpretare un repertorio profondo, poetico e passionale, un ritratto veritiero di quanto Kris Delmhorst rappresenti nella canzone d’autore d’oltreoceano.
Le canzoni prima di tutto sono la base della riuscita di questo Blood Test con la loro essenzialità, la loro apparente semplicità, la loro intrigante essenza. Gli arrangiamenti sottolineano ed esaltano queste qualità, la scelta di rivestirle con un abito naturale ma elegante al tempo stesso è vincente. I ricordi della nativa Brooklyn di 92nd St, le emozioni di Homeless, il fascino quasi pop di Bright Green World, le immagini indelebili di Lighthouse sono solo alcuni momenti da ricordare, spunti dai quali partire per assaporare nel complesso un album di grande qualità e un’artista che ha raggiunto la piena maturità.
Signature Sounds SIG2065 (Folk, Singer Songwriters, 2014)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2014
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