Al secondo lavoro prodotto sotto l’egida dell’ottima Signature Sounds, label del Massachussets sempre attenta a proporre roots music variegata e stimolante, i Lake Street Dive fanno quel salto di qualità che permetterà loro di imporsi anche a livello commerciale. Forse meno originali e particolari rispetto al precedente omonimo disco ma decisamente più compatti e maturi, i LSD si orientano maggiormente verso un ‘southern soul’ in cui Rachel Price, straordinaria voce solista, si trova perfettamente a proprio agio, con un repertorio azzeccato e una produzione più smaliziata e scaltra nelle mani di Sam Kassirer.
Bad Self Portraits è un disco trascinante e vigoroso, fresco e anche ambizioso, molto vicino come suono e come spirito al soul degli anni sessanta, pregevole e corroborante negli spunti, impeccabile strumentalmente. Se la già citata Rachel Price fa la parte del leone non possiamo tralasciare la precisa sezione ritmica nelle mani della contrabbassista Bridget Kearney e del batterista Mike Calabrese, il contributo basilare di Mike Olson a chitarra elettrica, tromba, trombone e piano e le ‘coloriture’ delle tastiere del produttore Sam Kassirer per un suono comunque essenziale e molto vitale.
Dalla title-track iniziale passando poi per Stop Your Crying, Better Than, Use Me Up, Seventeen e Rental Love il disco scorre con forza scoprendo una band la cui missione sta nel ripercorrere strade si già battute ma con spirito genuino e vero.
Signature Sounds SIG 2061 (Roots Rock, 2014)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2014
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