Larry Cordle, Glen Duncan & Lonesome Standard Time - Larry Cordle, Glen Duncan & Lonesome Standard Time cover album

Larry Cordle, chi era costui? Se avete diversi album di Ricky Skaggs e avete l’abitudine di leggere i nomi degli autori già sapete che ha scritto molti hits, da Highway 40 Blues alla dolcissima The Fields Of Home alla polivalente Two Highways. E se guardate il retro della copertina di Kentucky Thunder ve lo trovate vicino al falò, a suonare la chitarra con Skaggs, Monroe, Hicks, Chambers, Pruett e Smith.
Ma in pochi sapevano che Larry Cordle è un bluegressaro nel cuore, anche se vive (e penso anche bene) sfornando pezzi country. Qui veniamo a scoprire che molti di questi pezzi, ascoltandoli, si rivelano intimamente molto più country che bluegrass, grazie alla sapiente tecnica e alla finezza interpretativa di Cordle (la cui chitarra è potentemente bluegrass) e dei musicisti con cui suona.
L’altro titolare della band è Glen Duncan, ex Bluegrass Boys, violinista grintoso e raffinato, molto richiesto negli studi di Music City, in questo album a mio parere figura di primo piano strumentalmente e vocalmente (grande tenor, il Duncan).
Il resto del gruppo è costituito da Buth Baldassarri (mandolino), Mike Bub (banjo), tale Wayne Southard (basso), e ospiti in un paio di pezzi nientemeno che Earl Scruggs (chitarra finger-style), Tater Tate (voce bassa) e addirittura Bill Monroe in persona (inconfondibile il suo chop di mandolino).

E l’album è molto bello, molto grintoso, molto ben suonato e cantato, molto ben prodotto e registrato. E che volete di più?
Troverete le versioni originali, nel senso di come le ha pensate e composte il loro autore, di Highway 40 Blues, The Fields Of Home, Lower On The Hog, Lonsome Dove e You Can Take It With You When You Go, più altri brani per noi nuovi, tutti di notevole livello.
Le uniche critiche negative (se ci devono essere) sono nella relativa inutilità di un pezzo strumentale come Castallion Springs (forse contentino per Mr.Baldassarri, che per il resto non emerge gran che) e nella copertina, che è un po’ insignificante. Tutto qui.
Ma dall’altra parte ci sono belle voci, strumentisti strapalluti, e un costante ricordare a noi piccini che tutto inizia dalla canzone: Larry Cordle è un grande bluegrass songwriter, e qui lo dimostra in ogni momento, per la nostra gioia. Il futuro del bluegrass è anche qui, possiamo starne certi. Altamente raccomandato.

Sugar Hill CD 3802 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 1992)

Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 18, 1993

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