Peccherò di presunzione, ma ve lo voglio proprio dire: il primo pensiero che mi venne in mente dopo averla vista insieme alla Grant Street String Band una sera d’agosto del 1983 al Paul Saloon di San Francisco fu: “Questa ragazza farà molta strada”. Intuizioni da talent scout? Macché, già allora erano evidenti le potenzialità di Laurie Lewis: una voce bella ed espressiva e una non comune capacità di suonare fiddle, chitarra e contrabbasso. Si trattava solo di perseverare.
Muove i primi passi nella musica ancora bambina, a metà degli anni ‘70 fa parte dei Good OI’Persons e, all’inizio degli ‘80, è figura di spicco nella formazione della G.S.S.B. Insieme producono un disco per Ia Bonita Records e nel 1985 giungono secondi al contest del Kentucky Fried Chickens Bluegrass Festival.
Poco dopo il gruppo si scioglie e Laurie torna a costruire violini nella Bay Area, sua grande passione. Ma la voglia di suonare non si è mai esaurita, così, finalmente, rieccola in pista con una nuova formazione composta da giovani virtuosi. Prima di incidere col suo nuovo gruppo registra due dischi bellissimi sempre per lo Flying Fish (Restless Rambling Heart e Love Chooses You), e fa parte del super gruppo Blue Rose giusto il tempo per produrre un disco per la Sugar Hill Records.
Ed eccoci finalmente a Singin’ My Troubles Away, uno dei migliori dischi del 1990, adatto a diversi palati, anche ai più pretenziosi. Ogni componente della band ha lo spazio che si merita e tutti dimostrano di potersi cimentare con naturalezza nei più diversi generi.
Il disco è infatti molto vario, grazie ad una accurata scelta dei brani: Beautiful Bouquet (Rose Maddox), When The Cactus Is In Bloom (Jimmie Rodgers), New Day (Si Kahn) oltre a una manciata di traditionals e un paio di brani originali di Laurie e Tony. Da acquistare e consumare.
Flying Fish FF-70515 (Bluegrass Moderno, 1990)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 8, 1991