La nostra poca attenzione alle classifiche, ma anche il fatto di non essere sostenuti, alle dipendenze o sponsorizzati da case discografiche, negozi o distributori di dischi, ci consente la totale autonomia dal mercato. Questo il motivo per cui Country Store non corre dietro alle novità. Questa volta, però, ci rendiamo conto di avere atteso troppo a lungo per presentarvi un personaggio di cui sarebbe errato non parlare, o quantomeno non segnalare, e non solo per la sua validità artistica, ma per l’età anagrafica dello stesso. Blue è in testa alle classifiche country da circa cinquanta settimane (al momento in cui scrivo) ed è stato inciso da una cantante di soli tredici anni, LeAnn Rimes: un fenomeno, un talento naturale.
Nessuno vi crederà quando lo direte, la voce è di una trentenne con almeno quindici anni di attività professionale. Un futuro già segnato, troppo precocemente dico io. Questo è il suo debutto discografico, ma tale è stato il successo (3 premi Grammy, compreso quello di Best New Artist) che l’etichetta si è recentemente permessa di pubblicare anche The Early Years (escludendo 4 pezzi), un disco che portava All That come titolo e che pare essere una brutta raccolta di pezzi tutti da dimenticare.
Ma voglio darvi un altro paio di informazioni che possano aiutarvi ad inquadrare meglio il tutto. La sua carriera è gestita dal papá-manager; il suo fan club è presieduto da una certa Belinda Rimes (sua mamma, sorella o cugina?); la bambina, infine, dirige la LeAnn Rimes Entertainment, Inc., sta scrivendo canzoni per il suo prossimo imminente album e nei ritagli di tempo la sua autobiografia… Non so, di fronte a tutto questo, se vergognarmi o meno per non avere ancora deciso cosa fare da grande!!
Il disco è davvero bello, e non è affatto un prodotto tipico per lanciare un nuovo cantante, potrebbe infatti essere il terzo o quarto lavoro di un’artista già affermata. Le canzoni, dal punto di vista stilistico, sono molto varie, con alcuni classici indimenticabili qui riproposti magistralmente e un pugno di canzoni new-country di immediata presa sul pubblico giovane. C’è di tutto e per tutti, compresi i nostalgici degli anni ’50, una scelta di repertorio esemplare, una esecuzione strumentale perfetta, e un duetto con l’anziano Eddy Arnold nella bellissima Cattle Call.
L’uso della voce di LeAnn è pauroso, la sua capacità di modulare, il timbro, l’estensione, lo yodel… tutto davvero incredibile. Una lista infinita di session-men, i migliori naturalmente, ve ne elenco giusto qualcuno: John Jorgeson, Brent Rowan, Bruce Bouton, Paul Franklin, Glenn Worf, Dennis Wilson, Larry Franklin… Il disco, ovviamente, è da consigliare senza alcuna ombra di dubbio, in quanto all’autobiografia…
Curb CD 028 (Traditional Country, Country Pop, 1996)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 38, 1997
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